ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

I progettisti del futuro del Politecnico alla scoperta dei segreti di Autoguidovie

Gli studenti del corso di laurea magistrale in "Mobility engineering" dell’università in visita al quartier generale della società del trasporto pubblico attiva anche nel Sud-Est Milanese

di Alessandra Zanardi

Visita alla sede di Autoguidovie per i futuri imprenditori, esperti e progettisti della mobilità. L’importanza di un contatto sempre più stretto tra le università e il mondo del lavoro è solo uno dei temi che sono stati trattati ieri, quando una quarantina di studenti del corso di laurea magistrale in Mobility engineering del Politecnico di Milano ha fatto visita al quartier generale della storica società del Tpl, in via Quintiliano 18 a Milano. È da qui che Autoguidovie dipana la propria attività in un’ampia area geografica, compreso il Sud-Est Milanese.

Due chiacchiere con Natalia Ranza, consigliere delegato dell’azienda, quindi uno sguardo al parco mezzi e una mini-lezione col simulatore di guida, strumento che aiuta i neo autisti a fare pratica. Ad accompagnare gli studenti nel loro tour anche Stefano Rossi, amministratore delegato della società e docente di Public transport management nel corso di laurea in Mobility engineering, che è nato nel 2019 e da allora ha beneficiato della collaborazione di 19 enti ed imprese, tra le quali appunto Autoguidovie. "Quello dei trasporti è un settore dinamico e interessante, il nostro corso di laurea è ben integrato con le aziende", ha spiegato uno degli studenti, Luca Cattaneo, che a settembre inizierà il tirocinio proprio in via Quintiliano. "Seguiamo tanti corsi teorici, giornate come questa sono utili per avere anche un approccio pratico - ha aggiunto Luca Biassoni, che sta facendo una tesi sui nuovi trend del mercato della mobilità -. Un futuro da imprenditore? Meglio un lavoro dipendente. Oggi fare impresa non è facile". Dai mezzi elettrici ai bus a chiamata, i ragazzi studiano le possibili novità per una mobilità a basso impatto e a misura di viaggiatore. "Il futuro del trasporto sta nelle semplificazione, a partire da una riduzione del numero delle app e dei biglietti da utilizzare - ne è convinto Federico Pedroletti -. La scommessa è ridurre l’uso dell’auto privata". "Il trasporto è una grande opportunità per fare impresa e l’imprenditore che opera in questo settore ha la possibilità, e il dovere, di creare un’eredità da lasciare al Paese - ha dichiarato Natalia Ranza -. La classe imprenditoriale deve credere nel cambiamento e nell’innovazione". Stefano Rossi ha evidenziato il ruolo chiave che la partnership col Politecnico riveste: "L’iniziativa consente alle università di anticipare le evoluzioni in atto; per gli iscritti i vantaggi in termini occupazionali risultano essere straordinari in quanto attualmente una figura del genere, in ingresso nel mondo del lavoro, non esiste".