
di Alessandra Zanardi
Raccontano il loro rapporto con la diversità, tra ostacoli e aspettative, i genitori di Fracta Limina, la fondazione di Melegnano che opera per favorire l’inclusione delle persone con disabilità, in particolare degli autistici. Un’idea, quella di mettere nero su bianco paure e speranze di tante famiglie che hanno un figlio con disturbi dello spettro autistico, nata dall’esigenza di uscire dall’isolamento e rendersi visibili, dando voce a un universo ancora poco conosciuto e privo di aiuti adeguati.
Il libro “Io vivo altrove”, scritto da Beppe Stoppa e pubblicato da Laurana Editore – in uscita in occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, che cade il 2 aprile – raccoglie 15 storie di famiglie, educatori, ragazze e ragazzi che vivono in questa dimensione parallela e attraverso le loro testimonianze toccanti, ma anche divertenti, uniche e sorprendenti per la loro ricchezza, chiedono di non essere abbandonati. L’obiettivo è benefico: i diritti d’autore saranno devoluti a Fracta Limina e destinati a dare le ali al progetto Icaro, che prevede la realizzazione di un centro polifunzionale, il primo del Sud-Est Milanese, dedicato specificamente all’autismo e alla neurodiversità. Si punta a realizzare un contesto davvero inclusivo per migliorare la qualità di vita delle persone con questa sindrome grazie a servizi professionali dedicati, ma anche attraverso il lavoro, lo sport e la partecipazione alla vita del territorio.
"Quando l’editore mi ha chiamato per partecipare a questo progetto l’ho guardato storto – racconta l’autore Beppe Stoppa, da sempre attento ai temi sociali –. Non avevo la più pallida idea di cosa fosse l’autismo, non mi immaginavo una situazione così diffusa e complessa, né quali enormi difficoltà affrontino quotidianamente le famiglie nel rapportarsi con le istituzioni e la vita". Nella prefazione del libro Stefano Belisari, in arte Elio, cantante delle Storie Tese e padre di un figlio autistico, lancia un messaggio: "L’auspicio è che si riesca a comunicare a sempre più persone l’importanza e la necessità di un intervento finalmente efficace e diffuso. Per tutti! Come dovrebbe essere in un Paese civile".
Si stima che in Italia un bambino su 77 nella fascia di età compresa tra i 7 e i 9 anni presenti un disturbo dello spettro autistico, con maggiore incidenza nei maschi. Nel Sud-Est Milanese, sulla base del piano di zona 2019-2020 elaborato da Assemi (l’Azienda locale per i servizi sociali), su 610 bambini e ragazzi con disabilità nella fascia di età 0-21, il 27% (165 persone) ha una diagnosi relativa ai disturbi dello spettro autistico.