
I ricordi dei padri fondatori per i 40 anni del Parco Adda Nord
Negli anni Settanta la prima intuizione in seno a enti pionieri lodigiani, lecchesi, bergamaschi e milanesi. Nel 1973 la parola Parco pronunciata per la prima volta in un convegno, in una Trezzo che già si candidava come capitale della futura città fluviale. Il fiocco azzurro in Regione nel settembre del 1983, e la nascita del Parco Adda Nord, da quattro decenni deputato alla tutela delle sponde: "Vivere sul fiume è un privilegio: amiamolo oggi come è stato amato da chi ci ha preceduto". Un salto nel passato e un amarcord a più voci quello che ha avuto luogo l’altro giorno fra Crespi d’Adda e Villa Gina di Concesa, a chiudere il quarantennale del Parco, già celebrato nel corso dell’anno con vari eventi. In dono un opuscolo, traccia quarant’anni di storia di Pan, acronimo di Parco Adda Nord e nome della gioiosa creatura mitologica, raccontati dal parco stesso, fra storia e allegoria. Una giornata di memoria e omaggio, innanzitutto, "a chi - così la presidente Francesca Rota e il delegato alla cultura Ignazio Ravasi - ha percorso i primi anni di questo ente, e ha tramandato sino a noi un grande patrimonio". Un omaggio con tanti destinatari: i legislatori degli anni Settanta, 15 padri statutari, 8 presidenti e 58 amministratori, 7 direttori, 26 dipendenti, e 119, meritevolissime, l’altro giorno pluripremiate, Guardie ecologiche volontarie. In mattinata un convegno al Visitor Center di Crespi d’Adda. A Villa Gina nel pomeriggio il taglio del nastro dell’Isola della biodiversità, una carrellata su 40 anni d’attività e un salto all’indietro con i padri fondatori Bernardino Farchi, ex direttore, Rodolfo Geppert, ex sindaco truccazzanese membro del primo comitato statuto, e Piergiorgio Locatelli, ex presidente. "Chi è approdato qui ha sempre amato il Parco. E nessun Comune, nonostante i momenti anche duri di confronto, ha mai lasciato l’ente. Ricordo con orgoglio dei momenti di passaggio: come le prime presenze dell’ente ai tavoli delle grandi opere; la nomination di Crespi a bene dell’Unesco; e il battesimo delle zone a protezione speciale". Dal libro strenna l’appello di Pan per i prossimi 40: "Mantenetemi sempre nel solco della causa per cui sono stato istituito".
Monica Autunno