Ore 4.03 e 40 secondi, è il momento in cui il TMax e la Giulietta escono di strada in via Quaranta. Alle 4.04, i carabinieri di stanza nella centrale operativa di via Monti ricevono dai colleghi la comunicazione dell’incidente e chiamano immediatamente la centrale del 118 da un numero dedicato per richiedere l’invio di ambulanze e auto mediche. Il documento d’identità dà un nome al conducente, a terra "semicosciente": è Fares Bouzidi, 22 anni, cittadino tunisino nato a Vizzolo Predabissi e residente al Corvetto, con precedenti per spaccio e ricettazione; viene trasportato al San Carlo, piantonato in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Nel borsello ha 850 euro, una bomboletta di spray urticante e una catenina in oro giallo danneggiata. Il passeggero è immobile, tra il palo del semaforo e la Giulietta: il vicebrigadiere al volante della "Volpe 40" prova a rianimarlo col massaggio cardiaco. Tutto inutile: al Policlinico ne dichiarano il decesso. Gli agenti della polizia locale, chiamati a effettuare i rilievi, trovano le sue generalità nella banca dati dell’Anagrafe: è Ramy Elgaml, 20 anni da compiere il 17 dicembre, residente in via Mompiani. Sin dalle prime ore, gli accertamenti dei ghisa si concentrano sulla parte finale dell’inseguimento, ripresa da due telecamere installate dalla parte opposta dell’incrocio, in via Solaroli: una in particolare, posizionata su un palo della luce, ha immortalato il TMax e la Giulietta in via Quaranta. È da quelle immagini che i vigili, nella prima comunicazione alla Procura, ricavano l’ipotesi di un contatto che avrebbe provocato il ribaltamento dello scooter.
CronacaI soccorsi, il massaggio cardiaco e la corsa inutile al Policlinico