L’alta velocità della Lexus nera con targa inglese ha insospettito i due agenti della Adriatica bis, la Volante del commissariato Greco Turro. Quell’intuizione ha portato al sequestro di due chili e mezzo di cocaina e all’arresto di tre corrieri. Tutti brasiliani come la ragazza che ha alloggiato con loro per tre giorni in un bed&breakfast del Gratosoglio e che proprio quel giorno ha ripreso il volo alle 9.44 da Fiumicino: il sospetto degli investigatori è che la ventenne avesse il ruolo della “mula”, vale a dire della persona che ingerisce gli ovuli di droga per passare indenne i controlli in aeroporto e poi li espelle quando arriva a destinazione.
Ore 13.20 di domenica, siamo in viale Sarca. I poliziotti in pattuglia incrociano l’auto diretta verso la periferia e invertono subito il senso di marcia per controllare i tre a bordo: la Lexus si ferma in via Venosta. Sia il conducente quarantunenne Luis Carlos I.F. che i passeggeri connazionali Gustavo Henrique F. e Bruno Robson N.P. di 20 e 36 anni iniziano a sudare e tremare, come se avessero qualcosa da nascondere. A domanda precisa, però, replicano di non avere niente di illecito in auto, nonostante il forte odore di hashish. Scatta la perquisizione: il più giovane nasconde tre involucri con 4,81 grammi di coca e altri 4,65 grammi di hashish in un pacchetto di sigarette. A quel punto, i controlli si estendono alla macchina, intestata a una società di noleggio del Regno Unito (dove i tre hanno detto di vivere abitualmente) e con contratto firmato dal trentaseienne. Nel bagagliaio, c’è uno zaino a quadretti: dentro ci sono due buste per il sottovuoto, di quelle che si usano per conservare gli alimenti, piene di cocaina; il totale fa 2,52 chili, di cui 680 grammi di qualità purissima in ovuli.
Di più: nel mirino finiscono pure una bilancia, un bilancino di precisione e altre dodici buste, di cui tre ancora impregnate di caffè e cacao (di solito utilizzati dai narcos per coprire l’odore della cocaina). Gli agenti guidati dal dirigente Carmine Mele chiedono ai tre brasiliani se abbiano un punto d’appoggio in città, ma nessuno di loro apre bocca. Il controllo sul portale alloggiati del Comune rimanda un’informazione: due giorni prima, i sudamericani si sono registrati in una struttura ricettiva di via Fratelli Fraschini, facendo il check out la mattina dopo; con loro c’era pure una ventenne brasiliana che manca all’appello. Dov’è finita? La risposta arriva dagli accertamenti nelle banche dati: alle 9.44 la giovane sudamericana si è imbarcata su un aereo a Fiumicino, quasi certamente per rientrare in patria dall’altra parte dell’Atlantico.
A valle degli approfondimenti investigativi e d’intesa con il pm di turno Cecilia Vassena, i poliziotti arrestano i brasiliani e li portano a San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini andranno avanti, partendo dall’analisi degli i-Phone (che i tre non hanno sbloccato): lì potrebbero esserci tracce di contatti con eventuali acquirenti. Nell’anno che sta per finire, gli agenti di via Perotti hanno arrestato in totale 33 persone per droga, sequestrando circa 32 chili di stupefacenti, di cui 2,7 di cocaina, 13,9 di hashish, 13,7 di marijuana e 1,8 di sostanze sintetiche (shaboo, Mdpv e ketamina).