
Razzante* Da una parte sono incuriositi, dall’altra sono preoccupati. Gli studenti delle scuole superiori si dichiarano interessati ad approfondire l’uso...
Razzante* Da una parte sono incuriositi, dall’altra sono preoccupati. Gli studenti delle scuole superiori si dichiarano interessati ad approfondire l’uso delle nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale (AI) poiché temono di rimanere indietro sul mercato del lavoro. Secondo l’indagine "Dopo il diploma", realizzata da ELIS e Skuola.net su un campione di 2.500 ragazzi, 8 su 10 vorrebbero che l’AI venisse introdotta nei curricula scolastici come competenza necessaria per prepararsi al lavoro. Oltre il 60% degli studenti ha paura che l’AI, se non padroneggiata, possa ridurre le loro opportunità occupazionali. Il 31% degli intervistati ritiene che ogni settore sia a rischio, mentre il 29% pensa che gli effetti saranno rilevanti, ma non generalizzati. La parte restante, infine, vede l’AI come un’occasione per la nascita di nuove professioni. Parallelamente cresce l’utilizzo di strumenti di GenAI come ChatGPT: il 51% degli intervistati dichiara di utilizzarli "spesso" o addirittura "molto spesso". Un numero lievitato da un anno all’altro, considerato che nel 2024 ci si fermava al 34%. Le principali applicazioni riguardano il supporto allo studio: effettuare ricerche, ripassare o migliorare i propri elaborati. Tuttavia, solo il 10% degli studenti dichiara di aver ricevuto una formazione scolastica specifica sull’argomento, mentre il 29% si informa autonomamente attraverso corsi e tutorial online. "L’Intelligenza Artificiale è il tema sul quale stiamo rivedendo da tempo i nostri programmi didattici – commenta Pietro Cum, amministratore delegato di ELIS – È il caso, ad esempio, del Corso Ingegneria Digitale realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano. Stiamo anche sperimentando percorsi di orientamento, aggiornamento e formazione che coinvolgono direttamente il personale delle aziende del nostro Consorzio". * Docente di Diritto dell’informazioneall’Università Cattolica di Milano