NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, l’idraulico chiede più soldi e smonta la caldaia: “Pagate questa cifra o niente acqua calda”

Il professionista F.M., 41 anni, denunciato per estorsione e violenza privata: il costo dell’intervento lievitato da 230 a 450 fino a 585 euro. Precedenti fotocopia a Cernusco sul Naviglio, Montichiari e San Donato Milanese

Gli affittuari hanno chiamato i carabinieri

Gli affittuari hanno chiamato i carabinieri

Milano – Un cavallo di ritorno a dir poco sui generis. Se in passato andava di moda il furto dell’auto con successiva richiesta di denaro per ridarla al legittimo proprietario, sabato sera l’idraulico F.M., quarantunenne con precedenti di polizia, ha provato a replicare lo stesso schema con una caldaia.

Avete capito bene: quando gli affittuari di un appartamento si sono rifiutati di corrispondere una cifra nettamente superiore a quella stabilita nel preventivo, l’uomo ha smontato l’impianto e se l’è portato via, ricontattando poi l’amministratore dell’agenzia specializzata in locazioni per chiedere una somma ancora più alta. Per questo, F.M., è stato denunciato a piede libero per estorsione e violenza privata, visto che ha impedito agli inquilini di utilizzare l’acqua calda per lavarsi. 

La storia inizia qualche minuto dopo le 22, quando la centrale operativa di via Moscova invia una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri in viale Lucania: lì i militari trovano il ventiquattrenne turco che ha preso in affitto l’abitazione con la famiglia e un dipendente della società che gestisce quello ed altri appartamenti in giro per Milano. I due raccontano del malfunzionamento della caldaia, della telefonata all’idraulico (a un numero trovato sul web) e della cifra inizialmente pattuita di 230 euro; peccato, aggiungono, che al momento dell’intervento la somma sia stata aumentata senza motivo a 450 euro.

Al ‘no’ dell’amministratore della società, l’artigiano è andato su tutte le furie e ha smontato l’elettrodomestico. Mentre il dipendente sta parlando coi carabinieri, squilla il telefono: è F.M., che chiede un pagamento immediato via postepay per la restituzione. L’ammontare, nel frattempo, è lievitato a quota 585 euro. A quel punto, il quarantunenne viene contattato dai carabinieri, ai quali assicura che di lì a poco tornerà in viale Lucania. Inutile aggiungere che nessuno l’ha mai visto arrivare. Da qui la denuncia.

Non è finita. Sì, perché dagli accertamenti nelle banche dati delle forze dell’ordine sono emersi tre precedenti andati in scena tra aprile e luglio a Cernusco sul Naviglio, Montichiari e San Donato Milanese: in quei casi, l’idraulico (o presunto tale) avrebbe truffato i clienti, facendosi pagare in anticipo prestazioni mai eseguite o caldaie nuove mai consegnate.