JESSICA MULLER CASTAGLIUOLO
Cronaca

Il Beccaria e la crisi dei minorili. Un arrivo al giorno, metà stranieri. E la spesa in farmaci è triplicata

Il rapporto di Antigone sui 17 Ipm italiani: così l’istituto milanese ha anticipato il collasso del sistema. Oltre 300 nuovi ingressi nel 2023. "Da simbolo di contaminazione educativa a luogo ingovernabile".

Il Beccaria e la crisi dei minorili. Un arrivo al giorno, metà stranieri. E la spesa in farmaci è triplicata

Il rapporto di Antigone sui 17 Ipm italiani: così l’istituto milanese ha anticipato il collasso del sistema. Oltre 300 nuovi ingressi nel 2023. "Da simbolo di contaminazione educativa a luogo ingovernabile".

Marginalizzare quello che è troppo complesso da assorbire. È la sintesi di quello che sta accadendo negli Ipm (Istituti penali per minorenni) italiani, così come emerge dalla fotografia scattata dall’associazione Antigone a un anno dall’entrata in vigore del cosiddetto “decreto Caivano“. Un istituto su tutti, secondo l’associazione, ha "anticipato criticità che poi hanno travolto gli altri Ipm". Si tratta del Beccaria di Milano.

Un sistema che "era simbolo di contaminazione educativa tra dentro e fuori", oggi in profonda crisi. Una situazione spesso definita "ingovernabile", i cui echi sono riaffiorati in più occasioni, dall’indagine della Procura di Milano per maltrattamenti nella struttura, che "ha rotto il rapporto fiduciario tra personale penitenziario e comunità ristretta", fino alle proteste e alle evasioni dei detenuti, "sintomo di una ferita che fatica a rimarginarsi". Una situazione che "cristallizza" una crisi diffusa. Il primo punto è che non c’è più spazio. In 12 istituti italiani su 17 si supera la capienza massima. Negli ultimi due anni, i giovani detenuti sono aumentati del 48 per cento. Il Beccaria di Milano, con 54 ragazzi per una capienza di 37, è al secondo posto tra gli istituti più sovraffollati.

È inoltre l’istituto con il numero di ingressi più elevato durante il 2023, precisamente 310, 56 in più rispetto al 2022. Al 15 settembre 2023 i detenuti presenti erano 40. Un anno dopo 55. Il picco delle presenze (81) è stato raggiunto a fine aprile 2024.

L’Istituto è poi specchio di un cambiamento profondo: l’afflusso nel sistema penitenziario minorile di stranieri non accompagnati. Sono la metà di tutta la popolazione carceraria minorile in Italia, la stessa percentuale che si registra al Beccaria. Ragazzi per cui gli Ipm diventano ultimo approdo, con l’incubo di continui trasferimenti. Quando si può scegliere infatti chi far migrare da un istituto a un altro a essere sradicati dal territorio sono quasi sempre loro. Sono loro, in sostanza, i primi a cui il sistema è pronto a rinunciare. Un vissuto traumatico alle spalle, continuano un peregrinaggio in un Paese che per loro non trova alternative. Una categoria che è spesso descritta come la principale responsabile della crisi del sistema, "sebbene sia in realtà quella in cui le fragilità si fanno più intense".

A proposito di fragilità, segno drammatico del disagio è l’uso massiccio di psicofarmaci. Mentre il malessere giovanile cresce a tutti i livelli della società, la spesa a persona legata all’acquisto di farmaci antipsicotici aumenta del 30 per cento dal 2021 al 2022 negli Ipm italiani. Anche al Beccaria, denuncia l’associazione, la spesa è aumentata, addirittura, del 219 per cento tra il 2020 e il 2022. Sedare anziché ascoltare. Insomma, conclude l’associazione, "l’unica risposta è stata la progressiva chiusura: rispetto a un tempo le ore trascorse dai ragazzi all’interno delle celle stanno aumentando. Sta venendo meno la vocazione educativa". Punire non può bastare, bisogna ricucire, dentro e fuori.