MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Il calo demografico a Milano: in 12 mesi 463 bebè in meno. Retromarcia degli stranieri

La discesa: da 9.886 a 9.423, con il –7,9% dei parti di donne con cittadinanza non italiana. Più bimbi a Rogoredo e in zona Buenos Aires. Tra i Municipi, i più “fertili“ sono l’8 e il 9

La clinica Mangiagalli di Milano, soprannominata la “Fabbrica dei neonati“

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Milano – Nel 2023 a Milano le nascite sono state 9.423: 463 in meno rispetto alle 9.886 del 2022. In calo, e ormai succede ogni anno. Difficile pensare che si possa risalire la china facendo un confronto anche con il passato visto che a emergere è sempre la tendenza all’ingiù: nel 2021, i bebè milanesi registrati erano a quota 10.046. E facendo un confronto nell’arco di 10 anni, tra il 2011 e il 2021, si arriva al – 13%. A Milano (magra consolazione) va comunque meglio, perché in Italia, il numero di nascite si è abbassato del 25% in dieci anni. Quanto al numero di figli, la Lombardia se la cava leggermente meglio rispetto al dato nazionale (1,27 a fronte di 1,25) ma poco cambia: sempre al di sotto della media europea che è di 1,5.

Perché si fanno sempre meno figli? Secondo la ricerca “Figli: una ricchezza onerosa” di Community Research & Analysis sotto la direzione di Daniele Marini (Università di Padova) che era stata presentata a febbraio del 2023 al Cinema Anteo, dove Plasmon ha lanciato il progetto “Adamo“ insieme a Fondazione per la natalità, su un campione di quasi 1.100 persone, gli italiani vivono il contesto attuale come altamente "incerto" (53,7%). Ma più di uno su due (57,4%) ha almeno un figlio e, di questo, un terzo vorrebbe avere altri bambini (34,3%). Fra chi non ha figli (42,6%) invece, il 40,4% vorrebbe averne uno. Le ragioni sul perché non si fanno figli sono legate alla sfera economica (69,2%. Mantenere un figlio costa in media 640 euro al mese) e a quella lavorativa (timori di perdere il lavoro, 60,2%) e organizzativa (carenza di servizi, 55,1%). Ma per il 67,3% avere figli è gioia.

Quel che manca, per la maggior parte delle famiglie, ed è emerso in più sondaggi, sono "servizi per le famiglie, aiuti economici, estensione del congedo di paternità, valorizzare le donne anche al rientro della maternità". Sono ancora molte, infatti, che si ritrovano a lasciare il posto di lavoro perché non riescono a conciliare la vita privata con quella lavorativa.

Tornando ai dati milanesi del 2023, a contribuire maggiormente al calo delle nascite sono state le mamme straniere con un –7,9% di bebè partoriti e in misura minore (–1,8%) le donne con cittadinanza italiana. L’età media delle madri al parto risulta per le italiane di 35 anni, mentre per le donne con cittadinanza straniera è di 32. Il numero medio di figli è 1 per le prime, 1,1 per le seconde.

E quali sono i quartieri in cui sono nati più bambini e bambine? In cima alla classifica, la zona di Buenos Aires-Porta Venezia-Monforte (379), seguono Bande Nere (298), Villapizzone-Cagnola-Boldinasco (285), Lodi-Corvetto (249) e Loreto-Casoretto-NoLo (248). Festeggiano, invece, la nascita di un solo bebè i quartieri di Roserio, Stephenson e Cascina Merlata. Considerando il numero di nati in rapporto alla popolazione residente, per i quartieri con più di 10mila abitanti, le zone a maggiore natalità nel 2023 sono: Rogoredo-Santa Giulia con 107 nati su 11.863 residenti (pari a un tasso di natalità del 9 per mille); Lambrate-Ortica con 103 nati su 12.604 abitanti (8,2 per mille); Adriano con 146 nati su 18.150 residenti ( 8 per mille); De Angeli-Monte Rosa con 168 nati su 21.869 residenti (7,7 per mille) e Affori con 202 nati su 26.457 abitanti (7,6 per mille). Il tasso di natalità medio a Milano è di 6,7 per mille. E se il confronto avviene sui nove Municipi, al primo posto con 1.393 nascite spicca il Municipio 8. Medaglia d’argento per il Municipio 9, che ne conta 1.324 e bronzo per il Municipio 4 con 1.173 nuovi nati. Seguono i Municipi 7, 6, 3, 5 e 1.