ANNA GIORGI; NICOLA PALMA
Cronaca

Il cerchio magico del ’Toro’ Lucci. Dal Nano al genero di Frank tre dita: "Vedrai cosa combiniamo a Milano"

L’ex capo della Sud: "Mettiamo sotto tutti". Il blitz a casa di Alex Cologno per recuperare due pistole

Il cerchio magico del ’Toro’ Lucci. Dal Nano al genero di Frank tre dita: "Vedrai cosa combiniamo a Milano"

Luca Lucci, 43 anni, è stato il leader indiscusso della Sud di fede milanista: il 30 settembre è stato arrestato dalla Squadra mobile nell’inchiesta «Doppia curva»

di Anna Giorgi e Nicola Palma

MILANO

Trecento chili di hashish piazzati in 48 ore. Una quantità impressionante di “fumo” in arrivo dal Nordafrica. Incassi per 2,7 milioni di euro in sei mesi. Tir col doppiofondo in continuo movimento per inondare Milano e conquistare il monopolio dello spaccio. Con la benedizione di uomini ritenuti vicini alle ’ndrine. Gli atti dell’inchiesta della Guardia di Finanza accreditano Luca Lucci di un profilo da narcotrafficante di primissimo livello, in grado di rifornire i clienti a getto continuo e di far fronte anche alla perdita di carichi da 180 chili.

L’indagine coordinata dal pm della Dda Gianluca Prisco, che ieri ha portato tredici persone in carcere (due sono ancora ricercate) e cinque ai domiciliari, ha ricostruito a ritroso, grazie all’analisi dei messaggi scambiati sull’app criptata SkyEcc, l’intera rete di contatti dell’ormai ex leader indiscusso degli ultrà milanisti, salito agli onori delle cronache nel dicembre 2018 per la foto con l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini alla festa dei 50 anni della Sud all’Arena Civica. Uno degli uomini più vicini al “Toro” è considerato Antonio Rosario Trimboli, quarantaduenne nativo di Locri, che in chat aveva scelto il nickname di Malverde (in omaggio al "santo patrono dei narcos" messicani) e che per gli investigatori può vantare forti collegamenti con i Barbaro di Platì e "con gli esponenti di tutte le famiglie calabresi della Jonica presenti tra le province di Milano e Pavia", rinsaldati dal matrimonio con la figlia di Francesco “Frank tre dita” Perre. In un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Luigi Iannelli, si legge che gli accertamenti delle Fiamme Gialle di Pavia e dello Scico hanno fatto emergere "un legame indissolubile tra il gruppo di Trimboli e quello del gruppo ultrà “Banditi Curva Sud”".

Al centro di tutto c’è sempre Lucci. Che il 25 luglio 2020 parla con il fidato Rosario Calabria, pure lui finito in manette, del progetto di formare "una batteria per prendere il controllo del mercato di Milano: "E comunque a settembre se sei al mio fianco mettiamo sotto tutti... dobbiamo lavorare solo noi... fra ma anche piazza Prealpi... Comasina...", esordisce Calabria. "Fra, a me lo dici che nel cervello ho solo guerra", replica il “Toro”. "Sì sì basta – conviene Calabria – torniamo come una volta a fare un bel gruppo... e rompere le corna... e poi quattro ferri arrugginiti ci sono... cominciamo a fare danni... fra se te ci sei andiamo anche all’inferno". Dieci minuti dopo, il luogotenente di Lucci è già alla ricerca di potenziali “soldati” da portare in battaglia: "A settembre prepàrati, facciamo casino... – scrive a un uomo non identificato –. Mettiamo sotto tutti... facciamo batteria... cominciamo a sparare...". La stessa sera, Lucci e Calabria riprendono a messaggiare: "Io l’anno prossimo riprendo la lista, te forse non hai capito... io rido, ma ho la rabbia dentro. Tutti pagheranno, tutti.... vedrai fra cosa combineremo a Milano vedrai frate! Io lascio parlare il tempo".

L’inchiesta ha acceso i riflettori anche sulla presunta disponibilità di armi del gruppo. Il 16 febbraio 2021, Antonio Gullì, a sua volta accreditato di "notevoli influenze nella rete del narcotraffico mondiale" e di contatti con le ’ndrine, anticipa a Calabria l’arrivo in città di S.F., incaricato di consegnare 400mila euro ai titolari di una ditta di autobus di Caravaggio (che li avrebbero poi trasportati in Albania per pagare i fornitori) e di rientrare con due pistole calibro 7,65 ("Sono usa e getta"). Dove sono custodite? "Presso l’immobile di Islam Hagag detto “il Nano” a Cologno Monzese", vale a dire nell’abitazione di residenza di un altro luogotenente di Lucci, noto come Alex Cologno, nel recente passato amico molto stretto (con Christian Rosiello) del rapper Fedez. Alla fine, va tutto liscio: "Ti aspetta il Nano – spiega Gullì al corriere –. Ti fa entrare nel cancello di casa sua... in cinque minuti ti sbrighi... e lì casa sua, a cinque minuti da dove sei ora".