REDAZIONE MILANO

Il Consultorio traslocherà a Villa Marelli

Il Consultorio familiare di largo De Benedetti 1, tra Isola e Porta Nuova, avrà una nuova casa: Villa Marelli, in...

Il Consultorio familiare di largo De Benedetti 1, tra Isola e Porta Nuova, avrà una nuova casa: Villa Marelli, in viale Zara 81, a un chilometro di distanza dalla sede attuale. È stato annunciato due giorni fa in Municipio 9 durante la commissione congiunta convocata per trovare una soluzione facendo sì che il servizio restasse nel quartiere: "A sorpresa Laura Zoppini, nuova direttore socio-sanitario dell’Asst Niguarda, ha ufficializzato il trasferimento entro fine marzo del Consultorio in Villa Marelli", scrive sui social Anita Pirovano, presidente di Municipio 9. Il servizio deve traslocare perché il palazzo che lo ospita non è più di proprietà del Comune di Milano: faceva parte del piano di alienazione ed è stato messo all’asta. Ad aggiudicarsi la gara è stata, a luglio, la Coima Sgr, l’immobiliare che ha realizzato il progetto di rigenerazione urbana Porta Nuova-Gioia, che in largo De Benedetti prevede di realizzare "un intervento edilizio con superficie pari a 6.261 metri quadrati di sl", di superficie lorda, una grandezza immobiliare che potrebbe tradursi nell’edificazione di un piccolo grattacielo. I due immobili oggi esistenti in largo De Benedetti 1 verranno demoliti.

E i servizi? L’Anagrafe sarà ricollocata in viale Zara 100 (dove si trova la sede del Municipio 2). Ora è stata trovata un’alternativa anche per il Consultorio familiare che comprende tra le attività uno spazio giovani (gratuito, che offre una consulenza su sessualità e contraccezione ma non solo), l’area psicologico-sociale, l’area ginecologica e l’accompagnamento alla nascita e alla cura del neonato. “Come Municipio - aggiunge Pirovano - abbiamo esercitato un ruolo attivo per la ricerca di una soluzione agendo in tutte le sedi istituzionali e mobilitandoci insieme alle parti sociali, a partire dai sindacati confederali, alla cittadinanza attiva, ai comitati”. Finché due sere fa è arrivato il lieto fine. "Ora ci auguriamo – conclude la presidente di Municipio 9 – che questa vicenda sia lo sprone per rendere questo servizio ancora più capace di accogliere i bisogni delle donne, degli adolescenti, delle famiglie e della collettività cominciando dal necessario lavoro sulla prevenzione e dall’educazione alla sessualità e alla cultura del rispetto". Marianna Vazzana