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Il corteo degli Ncc: "Il settore è a rischio"

Mobilitazione in tutta Italia, e anche a Milano, ieri mattina per gli autisti di Ncc (Noleggio con conducente) in...

Mobilitazione in tutta Italia, e anche a Milano, ieri mattina per gli autisti di Ncc (Noleggio con conducente) in occasione della giornata di protesta della categoria organizzando momenti di confronto con la politica e le istituzioni. Alcune centinaia di persone hanno manifestato in piazza Duca D’aosta, all’esterno della Stazione Centrale, con un presidio organizzato dalle associazioni di Ncc "per protestare contro le disposizioni introdotte dal decreto interministeriale 226 del 26 ottobre". "Il decreto Salvini peggiora la mobilità", si legge su uno degli striscioni mostrato. Prima di raggiungere la sede della Prefettura, le vetture nere hanno sfilato lungo la via Libertà. Gli autisti hanno suonato i clacson durante il tragitto, lungo poco più di un chilometro, per fare sentire la loro protesta. La Questura ha monitorato la manifestazione. non non si sono registrati momenti di particolare tensione.

Al centro delle proteste sono dei decreti attuativi delle norme già approvate nel 2019, che regolano il servizio. Tra le novità il dovere di aspettare almeno un’ora tra un trasporto e l’altro e la registrazione dei clienti: generalità, orario di partenza e di arrivo, destinazione. Una pratica che secondo i rappresentanti della categoria è soltanto una lungaggine burocratica che scoraggerebbe i clienti.

Secondo l’associazione di categoria, "le misure attuali non solo limitano la libertà economica degli Ncc, ma addirittura non combattono l’abusivismo, con il rischio di far chiudere centinaia di imprese artigiane.Per questi motivi, CNA Fita Ncc Auto chiede al governo lo stop immediato all’introduzione del foglio di servizio elettronico, la revisione urgente dell’articolo 25 del Ddl Concorrenza, una riformulazione delle sanzioni in una logica di maggiore proporzione. Auspica nel contempo un dialogo e un confronto costante dell’esecutivo con le rappresentanze di categoria per trovare delle soluzioni condivise, in un’ottica che non penalizzi il futuro delle attività".