ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Il Covid non ferma i nomadi: è assalto alla ricicleria

Sos dei residenti: picchetti all’ingresso per portare via pc e frigo, poi lasciano i rottami

Nomadi alla piattaforma ecologica di Milano

Milano - La scena si ripete da anni. Con una trama di fondo pressoché identica: ci sono rom che si appostano fuori dalla ricicleria di piazzale delle Milizie per farsi consegnare vecchi elettrodomestici, cellulari e pc da "cannibalizzare". Ma c’è una variazione, da qualche tempo, in questa storia che ha fatto gridare allo "scandalo sanitario" i residenti in zona alle prese con le restrizioni anti-pandemia: i nomadi stazionano sui marciapiedi perlopiù con la mascherina abbassata, hanno la briga di indossarla solo all’ultimo secondo, quando devono bussare al finestrino delle auto o avvicinarsi ai conducenti di scooter e bici per chiedere la loro “gabella” elettronica. Alla banda - in genere sono in quattro - fanno gola frigo, tV, smartphone, stampanti, computer datati e pieni di guasti destinati alla ricicleria: alcuni li vogliono tenere per sé ma più spesso li "spolpano" per ricavare chip, memorie, rame e altri metalli da rivendere nel mercato nero. Tutti Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) che per legge dovrebbero essere smaltiti nei cassoni della piattaforma ecologica.

E che invece vengono intercettati dai rom "all’ultimo miglio", con la complicità di quei cittadini "furbetti" che, per non perdere troppo tempo ad attendere il loro turno, si disfano della loro immondizia tecnologica - o dei rifiuti ingombranti - prima di passare il primo varco d’ingresso della ricicleria. Il risultato è visibile fuori dall’area recintata, lungo via San Cristoforo, dove quello che si giudica inservibile viene abbandonato. Un cimitero tecnologico dove ogni tanto viene scaricato anche dell’altro: dai sanitari rotti all’abbigliamento usato. "I problemi sono sia di decoro che di inquinamento ambientale da diversi anni" spiega un residente di viale Troya. L’unica tregua a questo "assedio" c’è stato a dicembre, quando per una settimana la ricicleria è rimasta chiusa per lavori.

«Ma da gennaio è tutto tornato come prima. Le mie email di protesta indirizzate al Sindaco, alla Polizia Locale e al Municipio 6 non hanno sortito effetto" aggiunge. Dal canto sua Amsa, la società del gruppo A2A che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani a Milano, fa sapere che il loro intervento in zona avviene più volte al giorno: "Piazzale delle Milizie è servita quotidianamente da Amsa. Le squadre effettuano la pulizia al mattino, sia su via Tortona sia sull’area antistante la ricicleria, ed è previsto un ulteriore passaggio da parte di un motocarrista nel pomeriggio. La zona inoltre è tappa fissa negli itinerari della squadra dedicata agli scarichi abusivi che monitora e rimuove anche gli eventuali rifiuti abbandonati dopo l’orario di chiusura della ricicleria". Passano spesso, a onor del vero, anche le pattuglie della polizia locale: in quel caso i rom fuggono per un po’ nascondendosi nell’area verde antistante. Quando l’auto dei vigili si allontana ritornano al loro posto: il "turno" ricomincia.