Sono stati 20mila i pazienti trattati in vent’anni di attività, coprendo una vasta gamma di patologie oncologiche e non oncologiche: il Centro Diagnostico Italiano ha celebrato i vent’anni di utilizzo della tecnologia Cyberknife, la piattaforma di radiochirurgia stereotassica che ha rivoluzionato il trattamento di numerosi tumori, riuscendo a somministrare la dose di radiazione in modo estremamente preciso salvaguardando i tessuti adiacenti, e il tipo di trattamento, non invasivo, rapido e indolore, senza necessità di ospedalizzazione.
"Questo anniversario - ha affermato nel suo saluto d’apertura Diana Bracco, presidente e ceo del Centro Diagnostico Italiano - testimonia la costante attenzione del Cdi a investire in innovazione dotandosi di strumenti tecnologici e di professionisti d’eccellenza, al fine di offrire un servizio a misura di paziente e delle sue specifiche esigenze".
Nel 2004 l’investimento nella radiochirurgia stereotassica era una strada pionieristica, iniziata con una collaborazione sperimentale pubblico-privato e un protocollo di ricerca condiviso con l’Ospedale San Carlo e il Besta. Oggi i trattamenti con Cyberknife rappresentano un’alternativa consolidata alla chirurgia, specialmente nei casi in cui un intervento risulterebbe complesso o ad alto rischio: tumori localizzati in aree difficilmente accessibili o vicini a strutture vitali, come il cervello, il midollo spinale o il mediastino.