BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Il debutto di Carugate Attiva E il Pgt è subito nel mirino

La lista ha lanciato un sondaggio: "Basta mattone, la città diventi verde e smart".

di Barbara Calderola

Un sondaggio sul futuro del centro e delle periferie consacra il debutto sulla scena politica del gruppo, 200 partecipanti in pochi giorni spingono Carugate Attiva a schiacciare sull’acceleratore. La nuova formazione ha anche presentato osservazioni al Pgt. Rilievi al documento urbanistico in itinere, aspramente contestato dall’opposizione perché contiene la possibilità di raddoppio del Carosello e dal comitato “Basta centri commerciali” che da anni si batte contro l’ampliamento. Ora, alla lista si aggiungono i volontari scesi in campo per mettere il proprio punto di vista "al servizio della comunità", spiega il coordinatore Dario Pizzul. È nata con questo spirito l’indagine online sulla città ideale, "con più verde, più spazi a disposizione dei giovani, più smart". Cultura, ambiente, sport e scuola sono i capitoli al centro del questionario "per costruire un programma a misura d’uomo". Nel frattempo, hanno fatto le pulci al Piano di governo del territorio, tre gli ambiti criticati: il supermercato previsto in zona cimitero "al posto del quale preferiremmo vedere negozi di vicinato", i palazzoni che sostituiranno le industrie dismesse in via Verdi "di quattro piani al massimo e non a sei come vorrebbe la giunta" e infine le bonifiche di aree cedute da privati in cambio del permesso a costruire altrove, "sarebbe opportuno specificare che i costi del ripristino sono a carico loro e non della collettività". Notazioni che scendono nel dettaglio per correggere l’idea alla base del disegno, "troppo mattone", sintetizza l’opposizione. Da tempo, i gruppi – Carugate in Movimento, Pd e Insieme per Carugate - chiedono all’amministrazione un passo indietro sulle aree commerciali per le quali invece la giunta prevede la possibilità di allargarle.

"Una facoltà offerta non solo a Carosello, ma anche a chi non ha intenzione di crescere, Ikea e Leroy Merlin", spiegano. Una scelta che ha fatto saltare sulla sedia gli attivisti del Comitato da sempre schierato contro lo store “extra large”. Pur di bloccarlo, si sono rivolti al Parlamento europeo. La petizione a Strasburgo, costruita sul rapporto traffico-salute, in discussione a settembre potrebbe riservare qualche sorpresa: "Sul Pgt non è detta l’ultima parola". Ci sperano anche i rappresentanti di Carugate Attiva.