
Alessandro Basciano e Sophie Codegoni al festival del cinema di Venezia nel 2022, quando la loro storia d'amore aveva il vento in poppa
Milano, 7 marzo 2025 – Il dj Alessandro Basciano, tramite il difensore Leonardo D'Erasmo, ha presentato ricorso in Cassazione contro la misura del divieto di avvicinamento alla ex compagna Sophie Codegoni, disposta dal Tribunale del Riesame di Milano lo scorso 28 febbraio. L'uomo, arrestato a novembre con l'accusa di stalking nei confronti della ex fidanzata influencer, era stato scarcerato meno di 48 ore dopo. Una decisione che l'aggiunta Letizia Mannella e il pm Antonio Pansa avevano impugnato davanti al Riesame chiedendo gli arresti domiciliari. Basciano, per i giudici, non avrebbe dato alcuna prova di aver capito il grave disvalore dei suo comportamento e anche per questo avevano deciso di disporre nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento a meno di 500 metri.
Giudizio severo
Il 28 febbraio scorso, in effetti, i giudici del Riesame avevano espresso un giudizio di estrema severità nei confronti di Basciano per giustificare – accogliendo così parzialmente l’appello della Procura – il divieto di avvicinamento dalla modella ed ex fidanzata: “Basciano non ha dato alcuna prova di aver capito il grave disvalore dei suo comportamento nei confronti di Sophie Codegoni, non soltanto continuando a screditarla, ma anche incolpandola di essere la responsabile dei suoi atteggiamenti aggressivi”. La linea del pm Antonio Pansa e dell'aggiunta Letizia Mannelli – che avevano impugnato la revoca dell'arresto in carcere deciso lo scorso 23 novembre dopo che Basciano due giorni prima era finito a San Vittore – era in realtà basata sull’ottenimento dei domiciliari. Secondo i giudici della Libertà le condotte di cui è accusato il dj, indagato per stalking, sono andate avanti per parecchio tempo e si sono susseguite in un crescendo, coinvolgendo non solo la ex ma anche le persone a lei vicine.
Assenza di autocontrollo
Condotte che avrebbero spaventato Sophie Codegoni per via dell'incapacità di autocontrollo manifestata da lui. ll provvedimento del Riesame depositato dopo l'udienza del 21 gennaio non è immediatamente esecutivo, ma la difesa del dj e volto del piccolo schermo potrà ricorrere in Cassazione entro dieci giorni. A portare i pubblici ministeri ad insistere con gli arresti domiciliari sono state in particolare le dichiarazioni rese il 28 novembre dalla modella: ascoltata dagli inquirenti, aveva confermato la sua paura e il quadro inquietante fatto di insulti gravi, minacce anche di morte e atteggiamenti persecutori di cui per quasi un anno e mezzo sarebbe stata vittima. Codegoni aveva inoltre spiegato di non aver mai ritirato le denunce presentate nei confronti dell'ex, come invece lui aveva assicurato davanti al gip sostenendo che la crisi era rientrata. In più, le legali della giovane avevano depositato migliaia di pagine di chat con minacce e insulti volgari da parte dell'uomo e messaggi ossessivi in quanto non avrebbe accettato la fine della relazione.