REDAZIONE MILANO

Il dono di Bianca e Genietto. Vacanze per i bimbi dell’Int

Al via i lavori della “Casa del fiore“ di Fondazione Garavaglia a Lesa, sul Maggiore. Nell’ex asilo alloggi per la villeggiatura di sei famiglie di pazienti di via Venezian.

Al via i lavori della “Casa del fiore“ di Fondazione Garavaglia a Lesa, sul Maggiore. Nell’ex asilo alloggi per la villeggiatura di sei famiglie di pazienti di via Venezian.

Al via i lavori della “Casa del fiore“ di Fondazione Garavaglia a Lesa, sul Maggiore. Nell’ex asilo alloggi per la villeggiatura di sei famiglie di pazienti di via Venezian.

A Lesa in provincia di Novara, un borgo sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, c’è un ex asilo chiamato “Genietto”, che era il soprannome di Cesare Eugenio, morto da bambino. In sua memoria il padre, l’avvocato Carlo Davicini, fece costruire nel 1906 questo edificio di 950 metri quadrati che è stato la scuola materna del paese fino agli anni ’80 del secolo scorso.

Di qua dal Maggiore, in Lombardia, il 12 agosto del 1986 moriva a cinque anni, per un tumore infantile raro, una bimba di Busto Arsizio, Bianca Garavaglia: come la Fondazione creata dai suoi familiari, che da 38 anni sostiene ricerca e cura per i tumori pediatrici. Il simbolo è uno strano fiore col cuore rosa e i petali verdi: lo disegnò Bianca, quand’era ricoverata all’Istituto nazionale dei tumori di Milano.

Ora queste storie di Bianca e Genietto, separate da quasi cent’anni nella storia, si prendono per mano nell’ex asilo che due mesi fa è stato dato in concessione per cinquant’anni dal Comune di Lesa alla Fondazione Garavaglia. Che ieri ha avviato il progetto per trasformarlo in una casa vacanze che ospiterà i bambini in cura nella Pediatria oncologica dell’Istituto dei tumori, diretta da Maura Massimino che ieri ha partecipato alla posa della prima pietra nel salone del Comune di Lesa, col sindaco Luca Bona e Franca Garavaglia, presidente della Fondazione e mamma di Bianca.

“Casa del fiore“, si chiamerà; sarà costruita anche grazie alle donazioni di alcune case di moda e lusso e una banca e potrà ospitare sei famiglie per volta, per regalare ai bimbi con un tumore pediatrico (1.400 diagnosi in Italia all’anno fino ai 14 anni e altri 800 tra i 14-19 enni) una vacanza nella normalità.

Giulia Bonezzi