GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Il dossier per le Regionali: "Moratti contro Fontana. Qualcuno da verificare?"

Le richieste del titolare della Equalize nei mesi precedenti alle elezioni 2023. Nel mirino Tiziano Mariani, Marco Tizzoni e i fondatori di Lombardia Migliore.

Non ci hanno cavato un ragno dal buco, Enrico Pazzali e Carmine Gallo, nell’ordine socio di maggioranza e amministratore della Equalize, la società finita nel mirino della procura di Milano. Perlomeno non nel caso delle investigazioni condotte sugli uomini che hanno supportato la candidatura di Letizia Moratti alla presidenza della Regione Lombardia nell’ultima tornata elettorale. Nell’informativa dei carabinieri di Varese compare, ad un certo punto, un capitolo di 24 pagine intitolato: "Dossieraggio in vista delle elezioni Regionali Lombardia 2023". Ammesso che il fine fosse la redazione di un dossier, come sostengono gli inquirenti, Pazzali e Gallo dovranno farsi bastare le informazioni contenute in alcuni articoli di stampa – quindi già di dominio pubblico – e quelle ottenute dallo stesso Pazzali nel corso delle telefonate fatte ai diretti interessati, agli stessi morattiani, in particolare a Tiziano Mariani, imprenditore, proprietario di Radio Lombardia, consigliere politico dell’ex ministro all’Istruzione e ideatore di Lombardia Migliore, il partito col quale la stessa Moratti tenterà, invano, la scalata a Palazzo Lombardia. Secondo gli inquirenti, però, anche il presunto e tentato dossieraggio sull’entourage ristretto della Moratti dimostra "che la ragion d’essere di Equalize sia fornire ai suoi soci, in particolare a Pazzali, informazioni e dossier da spendere per il raggiungimento dei propri scopi politico-economici". Un aspetto "oltremodo chiarito dalla conversazione che vede Pazzali chiedere a Gallo d’interessarsi per raccogliere informazioni sui competitors politici del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana".

È il 27 ottobre del 2022 quando Pazzali chiama Gallo. "Scusami... ti ho girato un sito" dice il primo al secondo. "Che è quello nuovo della Moratti per lanciarsi contro Fontana" spiega ancora Pazzali al suo interlocutore, il quale fa sapere di essere, a sua volta, già operativo: "Eh lo stavo guardando, non l’ho visto ancora del tutto, stavo aprendolo e mi hai chiamato. "Guarda su comitato e direttivo – insiste Pazzali –: c’è Marco Tizzoni di Rho...te lo ricordi? Quello scemo che...". "Tizzoni – risponde Gallo – lo conosco molto bene!". Già consigliere comunale di Rho e poi consigliere regionale, Tizzoni è l’uomo che alle elezioni Comunali di Rho del 2011 rifiutò i voti della ’ndrangheta, come emerso nel corso delle indagini che nel 2012 portaronoall’arresto dell’ex assessore regionale Domenico Zambetti. Pazzali non pare averne grande stima, a giudicare dalle intercettazioni riportate nell’informativa dei carabinieri. Ad ogni modo, l’ordine impartito dal socio di maggioranza della Equalize nonché presidente di Fondazione Fiera (fino a lunedì sera, quando si è autosospeso) è chiaro: "Comunque c’é un sacco di gente, guarda se conosci qualcuno!". Gallo non si sottrae: "Sì,sì,sì!". Pazzali, allora, si fa inequivocabile: "Se c’é qualcuno interessante da verificare!".

"Già nell’agosto 2022 – scrivono i carabinieri – le attività informative avevano interessato il gruppo dirigente del partito della Moratti. Il primo agosto 2022 Camponovo – un altro collaboratore della Equalize – comunica a Gallo di aver effettuato le verifiche su fonti aperte redigendo un report che però Gallo deve integrare. Allegata alla mail di Camponovo c’è una prima versione del report su Mariani". Da qui l’interrogazione effettuata proprio su Mariani il 2 agosto del 2023 da Giuliano Schiano, maresciallo della Guardia di Finanza in servizio alla Dia di Lecce. Risultato? Gallo si trova a riferire a Pazzali di un articolo di giornale del 2010 che riporta la condanna inflitta nel 2008 dalla Corte dei Conti a Mariani, in qualità di amministratore di una municipalizzata di Seregno, per "procurato danno d’immagine" al Comune, e dell’inchiesta penale relativa alla stessa vicenda finita, però, in prescrizione. Per essere sicuro dell’esito dei procedimenti menzionati, Gallo chiama l’avvocato di Mariani dopo aver chiesto il numero di telefono "ad un noto calabrese di Seregno, Antonino Lugarà, gravato da numerosi precedenti di polizia". Ed è Ricci a far presente a Gallo: "No va be ma queste sono tutte notizie come dire che ritrova..." sui giornali.