Il driver di FedEx Roberto Murolo fa parte di quelle categorie che non si sono mai fermate. Anche per loro, però, le condizioni di lavoro non sono migliorate. "I volumi sono aumentati del 57% rispetto all’anno scorso – racconta – ma l’azienda non ha assunto altro personale, se non due part time per far fronte ai carichi di lavoro in più legati alla Brexit". E, ulteriore beffa, in seguito alla fusione con Tnt FedEx ha annunciato oltre seimila esuberi in Europa, con circa 200 posti a rischio in Italia in un settore che sta registrando una crescita inarrestabile. Per i corrieri è stato un anno in prima linea, anche per il rischio di contagi nei poli della logistica dove si lavora a stretto contatto. "Tutti i colleghi ci hanno messo l’anima – prosegue Murolo – ci sono stati alcuni contagi, anche se ora i dispositivi di sicurezza ci vengono consegnati puntualmente". E la pandemia ha cambiato anche la composizione dei clienti. "Prima lavoravamo principalmente con aziende – conclude – mentre nel 2020 c’è stata una forte crescita dei privati, a causa del boom dell’e-commerce".