Nell’inchiesta della Procura che riguarda l’urbanistica "affiora un inquietante sistema di formazione dei titoli edilizi, fortemente alterato, in quanto cosparso di verbali della commissione per il paesaggio che esprimono pareri a piacimento, in cui la rappresentazione dei luoghi viene manipolata". Cosa che fa ipotizzare il "reato di falso ideologico a carico del presidente e degli altri componenti della commissione" e di coloro che hanno preso parte alla decisione di dare il via libera.
Lo scriveva la pm Marina Petruzzella in una memoria tra gli atti depositati alla gip Lidia Castellucci, la quale il 19 luglio aveva disposto il sequestro del cantiere “Residenze Lac“ al Parco delle Cave. La pm, titolare dei vari fascicoli con i colleghi Mauro Clerici e Palo Filippini, ha analizzato nell’ultimo anno una serie di pratiche inserite in un quadro di presunti abusi edilizi. A partire dal fascicolo d’indagine esplorativo, senza indagati né ipotesi di reato, sul progetto immobiliare "Lambrate Twin Palace", con i due palazzi denominati "Oro" e "Ambra" affacciati su via Sbodio e via Massimiano nello storico quartiere milanese. Gli inquirenti verificheranno se il complesso residenziale, in corso di realizzazione attraverso la società di scopo Lambrate Twin Palace srl, violi le norme urbanistiche nazionali e del testo unico edilizia che prevedono l’obbligo di pianificazione attuativa per i grossi interventi.
La struttura è composta da due edifici in classe A1 per 93 appartamenti con prezzi che vanno dagli oltre 300mila euro del bilocale ai 900mila euro per le case di elevata metratura. Sono in tutto quattordici le inchieste aperte dai pubblici ministeri Marina Petruzzella, Paolo Filippini, Mauro Clerici con l’aggiunto Tiziana Siciliano che riguardano l’urbanistica milanese. Aperti fascicoli anche sull’edificio "Hidden Garden" di Bluestone in piazza Aspromonte, la Torre Milano di via Stresa e le "Park Towers" di Bluestone di via Crescenzago per le quali è prevista udienza preliminare in autunno, i progetti di v Fauchè, via Lamarmora, via Crema, via Anfiteatro, il Bosconavigli disegnato da Stefano Boeri e infine i due cantieri per il "Giardino Segreto" di via Lepontina e le "Residenza LAC" di via Cancano che, fra maggio e luglio, sono stati sottoposti a sequestro da parte dei gip Mattia Fiorentini e Lidia Castellucci.
Oltre a quelli già noti, gli altri fascicoli riguardano i progetti di via Lepontina che prevede la trasformazione di un fabbricato in alloggi per studenti, "la demolizione integrale" e "la ricostruzione di precedenti edifici" di uno o due piani, interni a un cortile, in torri residenziali per 65 appartamenti: una di 8 piani e l’altra di 13.
Altro caso inedito e "eclatante" è in una delle "corti interne all’isolato delimitato dalle vie Compagnoni, Marcona, viale Campania e via Archimede" e che consiste "nella demolizione dell’edificio delle ex officine cinematografiche, di altezza di due piani e nella costruzione di un nuovo insediamento residenziale, costituito da tre torri di sei piani e poste ad una distanza molto ravvicinata".
Le torri sarebbero di 6 piani ciascuna e in alcuni punti sarebbero distanti anche meno di 10 metri dagli edifici circostanti, violando la legge sugli standard urbanistici. All’attenzione di magistrati e guardia di finanza ci sarebbe anche il caso di via Murat 84, già sospeso il 15 marzo 2024 dal Comune di Milano con un “ordine di non esecuzione delle opere edilizie” presentate con Scia allo Sportello Unico Edilizia, che prevede l’abbattimento di un fabbricato produttivo per costruire un edificio di 5 piani e che si troverebbe all’interno di un “cortile”.
La procura ha acceso un faro anche sul caso di via Cecchi 9/4, i cui atti sono ancora all’esame, "soprattutto perché la commissione paesaggio" a marzo 2023 "dava parere favorevole" mentre "la relazione istruttoria del tecnico e del responsabile del procedimento" di tre mesi dopo "era sfavorevole". An.Gi.