Vizzolo Predabissi (Milano) – "Diventare medico di base grazie ad una sola autocertificazione? Nella Lombardia di Fontana e Bertolaso, dove il centrodestra ha deciso di abbandonare il servizio sanitario regionale in uno stato di "anarchia", è possibile. È successo a Vizzolo Predabissi, dove un presunto dottore avrebbe esercitato la professione prescrivendo farmaci e terapie, fino all’intervento dei Nas". Duro l’affondo del capogruppo regionale dei Cinque Stelle Nicola Di Marco rispetto alla vicenda di Luca Nascimbene, sedicente medico che ha esercitato per mezza giornata a Vizzolo Predabissi, prima di finire nel mirino degli inquirenti.
"È sconcertante come sia stata sufficiente una banale autocertificazione, per far sì che l’Asst di Melegnano Martesana procedesse alla regolare assegnazione del ruolo, secondo normativa. È evidente che le dovute verifiche andrebbero svolte prima di permettere, a chi non ne possiede i titoli, di prescrivere esami e terapie che possono compromettere la salute dei cittadini. Le difficoltà di Regione Lombardia nel potenziare l’organico di medici e pediatri di base è sotto gli occhi di tutti. Pretendiamo maggiore attenzione nei confronti della sanità pubblica".
Questa la posizione del pentastellato, che nella seduta consiliare del 14 gennaio presenterà un’interrogazione sul tema. Nel testo si chiede se la giunta del presidente Attilio Fontana sia a conoscenza di quanto accaduto a Vizzolo e quali azioni intenda intraprendere affinché, sul territorio regionale, vengano intensificati i controlli in ordine a possibili violazioni nell’esercizio della professione medica.