MANUELA SICURO
Cronaca

Il Maxwell punta sempre più in alto: "Il mio sogno? Diventare un pilota"

Via al nuovo anno all’isituto di via Don Calabria, tra nuovi laboratori e simulatori di volo hi-tech. La direttrice dell’Usr Volta: "Il nostro compito è creare innovazione per adeguarsi ai tempi".

Via al nuovo anno all’isituto di via Don Calabria, tra nuovi laboratori e simulatori di volo hi-tech. La direttrice dell’Usr Volta: "Il nostro compito è creare innovazione per adeguarsi ai tempi".

Via al nuovo anno all’isituto di via Don Calabria, tra nuovi laboratori e simulatori di volo hi-tech. La direttrice dell’Usr Volta: "Il nostro compito è creare innovazione per adeguarsi ai tempi".

Se è vero, come sosteneva Leonardo Da Vinci, che una volta provata l’ebbrezza del volo si continua a guardare il cielo, molti degli studenti dell’istituto Maxwell di Milano hanno iniziato l’anno scolastico puntando a quello: ad arrivare in alto. L’istituto di via Don Calabria ha un’innovativa offerta formativa che si concretizza in quattro indirizzi: trasporti e logistica, meccanica e meccatronica, elettronica ed elettrotecnica e un liceo scientifico della scienze applicate. E a incoraggiare i ragazzi, al suono della prima campanella di quest’anno, insieme al corpo scolastico c’era anche la direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale Luciana Volta: "Credo che il compito della scuola sia creare innovazione per adeguarsi ai tempi che cambiano e in questo istituto si avverte la passione con cui lavora tutto il personale: è il messaggio più bello che trasmette questa giornata". Senza dimenticare gli aspetti critici, a livello lombardo, considerando "le dimensioni della regione. Gli studenti lombardi sono superiori numericamente agli abitanti del Belgio, le attese sono molte e siamo a disposizione per fare del meglio per i ragazzi".

Gli studenti del Maxwell hanno iniziato l’anno con la novità della Dada, Didattiche per ambienti di apprendimento, che porterà a una maggiore dinamicità nello svolgimento delle lezioni. "Penso sia utile per noi dell’indirizzo aeronautico, che privilegiamo le lezioni in laboratorio" dice lo studente Leonardo Ferrari, diciottenne.

"Quest’anno abbiamo avuto un inizio sfidante e impegnativo – afferma il dirigente scolastico dell’istituto Franco Tornaghi – con la partenza della Dada. Tra i laboratori, ad esempio, c’è quello con i simulatori di volo in cui si impara non solo a decollare ma anche a far funzionare un aeroporto integralmente". I ragazzi sono entusiasti. Tra loro Edoardo Romano, diciottenne di Basiglio: "Ho sempre avuto una passione per il mondo dell’aviazione civile e militare e vorrei provare a entrare nell’aeronautica militare per diventare un pilota di caccia.Tra le sperimentazioni più utili in questa scuola sicuramente i nuovi simulatori di volo, che ci consentono sia di vivere la torre di controllo e sia la cabina del pilota". L’anno scolastico è cominciato anche all’insegna dell’efficientamento energetico: sono in corso interventi nei quattro istituti Maxwell, Besta, Natta e Molinari. Tra questi, nell’ambito del progetto "Territori virtuosi", finanziato da Regione Lombardia e da un partenariato pubblico– privato, la predisposizione del cappotto termico, la sostituzione dei serramenti, dei generatori di calore e dell’impianto solare termico.

E le studentesse? Al Maxwell la componente femminile è cresciuta. Elisa Mioc da Seregno è tra le alunne: "Ho scelto il percorso aeronautico perché mi piace il volo. Non è un istituto tecnico come gli altri: qui si richiede lo stesso impegno di un liceo". E la forte impronta scientifica ha portato anche il diciottenne milanese Iacopo Chiavelli a scegliere questa scuola: "Volevo un percorso scientifico e avrei potuto scegliere tra tanti licei ma ho scelto questo istituto tecnico perché ci sono professori validi, aperti a imparare anche dagli alunni, laboratori attrezzati come quello di chimica, biologia e fisica. Mi piacerebbe diventare un ingegnere aerospaziale".

Anche il dirigente Franco Tornaghi punta sempre più in alto: "Gli istituti tecnici come questo hanno tante potenzialità. Purtroppo regna ancora la mentalità per cui il liceo è “per le persone brave“, il tecnico per quelle “medie“ e il professionale per quelli che non riescono a frequentare una scuola: bisogna far capire anche tramite i successi dei nostri studenti che non è così".