Il “Mondo offeso“ anche da Milano: "Addio"

La Libreria del mondo offeso chiude a Milano per trasferirsi in Toscana, dopo aver offerto un rifugio culturale per chi cercava condivisione attraverso la lettura. Un addio nostalgico alla città dei grattacieli.

"Addio Milano, ti ho voluto bene". Così Marco Bocciarelli e Laura Ligresti (nella foto), titolari della Libreria del mondo offeso, chiudono il loro messaggio di saluto alla Milano dei grattacieli, dei nuovi quartieri acronimo, della città insomma del dopo Expo 2015. Una città in cui la loro piccola libreria in via Anfiteatro (arrivata lì dopo vari traslochi), accanto all’Arena, non ha più posto. Si chiamava Libreria del mondo offeso in riferimento a “Conversazione in Sicilia“ di Elio Vittorini e al celebre dialogo tra il protagonista Silvestro Ferrauto (partito proprio da una Milano che non avena forse mai sentito sua) e il sellaio Ezechiele.

"Il mondo - dice Ezechiele nel romanzo - è grande ed è bello, ma è molto offeso. Tutti soffrono ognuno per se stesso, ma non soffrono per il mondo che è offeso e così il mondo continua ad essere offeso". Il rifugio libresco di Bocciarelli e Ligresti era idealmente rivolto a chi provava a soffrire non solo per se stesso e attraverso la lettura cercava un senso di condivisione diverso dai modelli imperanti. Una piccola utopia culturale che ora chiude i battenti e si trasferisce a Castelnuovo Berardenga, piccolo borgo toscano tra Siena e San Gimignano. "Noi, inguaribili romantici - prosegue Ligresti - disertiamo da un modello di vita che non ci appartiene. Forse la carta ci ha dato alla testa e ispirati dal Don Chisciotte, spinti dalla visionaria ostinazione per il mondo offeso, seppur risultando silenziosamente sconfitti e, forse, suscitando l’ilarità di chi, speriamo pochi, ha assistito alle nostre folli avventure, continuiamo il nostro viaggio".L.T.