Milano – "Quello che è veramente importante è che questa vicenda deve insegnare a noi donne a non andare mai all’incontro ’della spiegazione’. È un momento da non vivere mai, perché estremamente pericoloso".
Parole del procuratore aggiunto Letizia Mannella durante la conferenza stampa convocata alla procura di Milano dopo il fermo di Alessandro Impagniatiello per l’omicidio premeditato della compagna Giulia Tramontano, avvenuto sabato sera a Senago nella casa dove la coppia viveva e dove sarebbe dovuto avvenire un "chiarimento", quello che la 29enne incinta di 7 mesi si aspettava dopo aver incontrato l’amante dell’uomo nel pomeriggio.
In realtà, avrebbe voluto che l’uomo partecipasse già a quel confronto. Al bar Armani di Milano dove Impagnatiello lavorava, dove ha conosciuto la sua amante e dove le due donne si sono parlate dopo aver scoperto di essere state ingannate. "Sono in metro. Ti avviso! Non ti muovere da là. Non ti muovere che non faccio doppia strada!", ha scritto la giovane al suo compagno alle 16.21 di sabato, mentre stava raggiungendo il locale.
L’uomo però è uscito prima dal lavoro e all’appuntamento non si è mai presentato. "Sono curiosa di sapere cosa ti inventerai ora. E, gran pezzo di m… che non sei altro". "Sto tornando a casa, fatti trovare". Ma, a casa, Giulia ha trovato la morte.