ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Il municipio si rimette a nuovo. Pregnana a impatto (quasi) zero

Costeranno 2,3 milioni di euro e dureranno un anno i lavori di riqualificazione al via tra una settimana

Il municipio di Pregnana cambia volto e diventa edificio Nzeb (Nearly zero energy building) ovvero a elevata efficienza energetica. Un intervento di riqualificazione da 2,3 milioni di euro di cui 500mila finanziati da Regione Lombardia. I lavori inizieranno il 9 ottobre e dureranno un anno. Il progetto, affidato dal Comune allo Studio Arcosinergie dell’architetto pregnanese Carmine Panzitta, comprende il rifacimento della facciata, la realizzazione del cappotto termico, la sostituzione dei serramenti, il rifacimento dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento, l’ampliamento degli spazi all’interno dell’edificio realizzando un front office al piano terra e un primo piano adibito a uffici nello spazio dell’ex palestra. "Sarà recuperata la zona centrale del municipio realizzando un solaio che collegherà le due ali dell’edificio, questo ci consentirà di avere maggiore spazio a disposizione – dichiara il sindaco Angelo Bosani –. Il municipio sarà più funzionale e accessibile per i cittadini e anche i dipendenti avranno spezi più adeguati. La riqualificazione comprende anche il parco giochi e piazza Della Libertà". Bello, funzionale, spazioso ed efficiente da un punto di vista energetico.

"Negli ultimi dieci anni abbiamo investito nella riduzione del fabbisogno energetico delle strutture comunali, scuola media, palestre delle scuole elementari e medie, biblioteca, auditorium, copertura del municipio – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Gianluca Mirra –. Questi interventi ci hanno consentito di ridurre i consumi, quindi di risparmiare soldi soprattutto ora che il costo dell’energia è aumentato, e di rendere più sostenibili i nostri edifici. Con i finanziamenti ottenuti, abbiamo l’opportunità di fare ulteriori passi avanti, in questo modo nel giro di 3-4 anni avremo edifici e infrastrutture con un fabbisogno energetico sensibilmente ridotto rispetto a quello attuale e una capacità di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili almeno triplicata rispetto all’attuale, riducendo contemporaneamente gli impianti alimentati a gas così da ridurre l’esposizione alle variazioni dei prezzi".