
Gli alberghieri segnano un + 31,9% dopo anni di domande in picchiata
Aumentano gli iscritti negli istituti professionali nella città di Milano (anche se resta liceo-centrica) come pure nei Comuni a Sud-Est della Città Metropolitana (+11,26%). Crescono i licei nel Nord Milano, dove a navigare controcorrente rispetto al trend provinciale e regionale, è pure il classico, che a settembre segnerà un 10,81% in più degli alunni (mentre su scala metropolitana è crollato del 9,8% rispetto all’anno scorso e addirittura del 14,9% rispetto a cinque anni fa). Cambia la “geografia“ delle scuole superiori: a mostrare l’ultima mappa, con le specificità territoriali, è l’Osservatorio Scolarità della Città Metropolitana, che fotografa anche l’andamento degli ultimi cinque anni. Ad accomunare il centro di Milano con le otto aree che lo circondano è un indirizzo: Scienze umane galoppa su tutta la linea (+30,7% dal 2020 a oggi). Al punto che in questi anni diverse scuole hanno potenziato l’offerta e anche quest’anno è stato l’indirizzo con più domande in esubero da smistare, avendo registrato un altro balzo del 17,2% insieme alla sua opzione Economico-sociale: Città metropolitana e l’Ufficio scolastico metropolitano avevano convocato i presidi per gestire la partita.
Si conferma la tendenza alla "liceizzazione" che già da diversi anni caratterizza il sistema scolastico milanese, anche se i segnali in controtendenza non mancano: frena il gettonatissimo liceo scientifico, che ancora è il preferito e raccoglie 27.779 iscritti, ma che quest’anno registra un calo del 2,1%. Stabile l’artistico - a quota 5.813 studenti - dopo il boom degli anni 2020, 21 e 22.
Il 58,92% degli studenti delle scuole milanesi ha scelto di frequentare un percorso liceale, il 25,08% ha optato per un corso nel comparto dell’istruzione tecnica, mentre il 14,74% ha preferito iscriversi a un percorso di istruzione professionale (l’1,25% i corsi IeFP). Nella cintura milanese le percentuali cambiano: il 48,50% degli studenti frequenta un corso liceale, il 36,97% ha scelto un indirizzo tecnico, il 13,02% ha optato per l’istruzione professionale (1,51% corsi IeFp).
Per quanto riguarda l’istruzione tecnica, quest’anno si è avuto un calo generale delle iscrizioni (-3,3%): scendono il Turismo (-5,8%), Meccanica, Meccatronica, Energia (-5,7%), Amministrazione, Finanza e Marketing (- 3,9%) e Chimica, Materiali e Biotecnologie” (-3,3%). Crescono invece Grafica e Comunicazione” (+ 0,6%) e Trasporti e Logistica (+ 1,8%).
L’istruzione professionale registra quest’anno la maggiore crescita (+7,4%) con gli alberghieri in netta ripresa: “Servizi per l’enogastronomia e ospitalità alberghiera“ segnalano infatti un + 31,9% dopo anni in picchiata, lasciando ben sperare il settore. Il percorso didattico con più iscritti (4.468) è però Servizi per la sanità e l’assistenza sociale, che segna un +13,3%. Analizzando il trend degli ultimi cinque anni, attirano meno “Arti ausiliarie delle professioni sanitarie – odontotecnico“ (-25,1%) e i Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (-9,5%), che cresce però nell’area della Martesana del 15%. “Industria e artigianato per il made in Italy conquistano il Nord Ovest (+13,95%)
"L’analisi dei dati fatta dai nostri uffici arriva dopo i risultati positivi ottenuti dal tavolo con i dirigenti scolastici per gestire gli esuberi negli Istituti secondari statali di secondo grado del territorio - spiega Roberto Maviglia, il consigliere delegato all’Edilizia scolastica –. Il nostro sforzo è teso a rispondere alle esigenze di tutte le scuole dell’area metropolitana. Ma ciò non basta, serve un importante investimento economico da parte del Governo così da poter programmare un piano di interventi strutturali per creare nuovi spazi per i prossimi anni, realizzando nuovi istituti e riqualificando gli edifici esistenti".