In questo tempo che ci appartiene gli studenti vivono purtroppo tante fragilità e molta solitudine. L’esperienza scolastica felice è inevitabilmente essenziale per vivere insieme, nelle nostre classi, l’esperienza educativa quotidiana. La scuola della gratificazione è uno sforzo di realizzazione di percorsi didattici in cui il ragazzo/a diventa il centro di uno svolgimento educativo che persegue tutta l’estesa varietà di competenze non cognitive, le quali introducono alla valorizzazione dell’individuo. Abilità che conducono a comportamenti positivi di adeguamento e che rendono la persona capace di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide di tutti i giorni.
II futuro è qualcosa che ideiamo, un fabbricato significante della nostra immaginazione e frutto oggigiorno della tecnologia. Questo significa che il mondo che vivremo è quello che costruiremo. Se per certi aspetti il futuro non è conoscibile, per altri rimandi è qualcosa che possiamo modellare. È qui che la scuola deve essere protagonista emozionante. La tecnologia è lo strumento principe, un mezzo importante ma ancora di più è rilevante come insegniamo ad utilizzarlo. Il futuro è determinato dalle scelte che facciamo, appunto su come decidiamo di utilizzare e avvantaggiarci della tecnologia. Nei giovani contemporanei c’è un immenso entusiasmo ed energia che mantengono viva la passione. I docenti devono sapere, quindi, valorizzare energia e ottimismo per costruire un futuro migliore del presente. La scuola dell’ottimismo offre a studenti e docenti un percorso strutturato che insegna, forma e rinforza la sfera di controllo interna: dalla gestione delle emozioni, alla conduzione delle relazioni, al coordinamento della comunicazione, all’amministrazione del tempo e degli obiettivi, al benessere psicofisico.
*Direttore Scuola Freud