REDAZIONE MILANO

Il nuovo San Siro. Oggi l’invio del Piano dei club al Comune

Sala: "Pronti ad analizzarlo". Restyling, no dell’aula .

A sinistra, il rendering del nuovo stadio di San Siro prodotto nel 2022 da Milan e Inter e poi congelato

A sinistra, il rendering del nuovo stadio di San Siro prodotto nel 2022 da Milan e Inter e poi congelato

Il momento è arrivato. Oggi Milan e Inter invieranno al Comune, tramite Pec, il Piano economico finanziario aggiornato sul futuro dello stadio e dell’area di San Siro. Un piano che contiene il progetto per realizzare un nuovo impianto rossonerazzurro nell’area compresa tra il Parco dei Capitani e l’attuale parcheggio e prevede l’acquisto della stessa area e della Scala del calcio da parte dei due club: il valore complessivo fissato dall’Agenzia delle Entrate è di 197 milioni di euro.

Che qualcosa si stesse muovendo lo si era capito ieri mattina, quando il sindaco Giuseppe Sala, rispondendo alle domande dei cronisti, si augurava di "ricevere in settimana il Piano economico finanziario, come previsto". Non solo. Il primo cittadino raccontava che "i club stanno finalizzando l’invio dei documenti. Nel momento in cui riceveremo il Piano, lo esamineremo. Immagino sia un documento corposo. Ci prenderemo qualche giorno per analizzarlo. Riferirò in Consiglio comunale e poi vedremo come procedere".

L’obiettivo temporale del Comune resta sempre quello indicato da Sala appena prima dello scorso Natale: "Mantenere la stessa dead line: concludere l’iter entro le vacanze estive". Un iter che vede in primis la cessione dell’area di San Siro dal Comune ai due club. Un passaggio fondamentale perché renderebbe "privata" la trasformazione dell’area per ora di proprietà pubblica. Un passaggio che, prevedendo anche la rifunzionalizzazione del Meazza, renderebbe soft, di fatto, quel vincolo sul secondo anello dello stadio che dovrebbe scattare il prossimo autunno, quando il secondo anello compirà 70 anni.

In Consiglio comunale, intanto, il dibattito politico ieri è sembrato fermo a un’ipotesi che Sala, la sua Giunta e il Pd hanno già accantonato da mesi: la ristrutturazione dello stadio Meazza tramite bando pubblico. Un’ipotesi che il sindaco ha portato avanti tramite Webuild ma che Milan e Inter hanno bocciato lo scorso settembre.

Sei mesi dopo, però, in aula sono stati discussi due documenti – provenienti da esponenti della maggioranza dei centrosinistra – che chiedevano di avviare un iter per arrivare al restyling della Scala del calcio. Il primo documento, un ordine del giorno illustrato dalla verde Francesca Cucchiara, è stato bocciato con 24 "no" e 5 "sì". Il secondo, una proposta di deliberazione presentata da Enrico Fedrighini, ha subìto la stessa fine: 25 "no" e 7 "sì". Bocciato.

Il consigliere comunale di FI Alessandro De Chirico, dal fronte dell’opposizione di centrodestra, nota: "Il bando internazionale è l’ennesima scaltra mossa di buttare la palla in tribuna da parte di una maggioranza capitanata dal Pd che sembra una squadra allo sbando. Spero che la proposta delle squadre arrivi quanto prima per accelerare il processo". Il momento è arrivato. Oggi il Piano sul nuovo San Siro sarà inviato a Palazzo Marino.

Massimiliano Mingoia