Il parcheggio Atm allagato: "Vogliamo i risarcimenti"

I proprietari delle auto sommerse si organizzano e inviano la prima diffida "A cinque giorni dal nubifragio ancora nessuna comunicazione dall’azienda".

Il parcheggio Atm allagato: "Vogliamo i risarcimenti"

I proprietari delle auto sommerse si organizzano e inviano la prima diffida "A cinque giorni dal nubifragio ancora nessuna comunicazione dall’azienda".

Sono passati cinque giorni dall’allagamento del parcheggio Atm di Romolo e ancora nessuna comunicazione ufficiale dall’azienda. Ancora nessuna risposta su quello che intendono fare con le oltre cento auto finite completamente sommerse dall’acqua e dal fango. Ancora nessuna indicazione su quel che ne sarà dei veicoli, che rimangono fermi al piano interrato, né tantomeno sulle modalità di risarcimento.

"Lo scorso venerdì avevo scritto all’azienda per chiedere un incontro", racconta l’avvocato Pietro Sicari, una delle persone che hanno dovuto dire addio alla propria auto a causa del violento nubifragio dello scorso 5 settembre. "Ho mandato pure una pec, ma nessuno mi ha risposto".

Sul tavolo rimangono aperte una serie di questioni. "Cosa intendono fare con le macchine? - si chiede Sicari - Come verranno demolite e chi lo farà? Perché suppongo che ormai siano dei rifiuti speciali. E poi c’è la questione più importante: "Ci aspettiamo che Atm risarcisca celermente questi danni". Ma anche su questo nessuna risposta. Ed ecco che Sicari ha deciso di prendere l’iniziativa: "Insieme a due colleghi del mio studio ho scritto una diffida ufficiale ad Atm, nell’interesse delle oltre cinquanta persone che mi hanno conferito la procura".

Intanto il tempo passa e "la gente è disperata. C’è chi non dorme da giorni, c’è chi abita in zone prive di mezzi pubblici e non riesce a raggiungere il posto di lavoro", fa sapere l’avvocato. C’è poi chi aveva lasciato in auto oggetti personali o persino le chiavi di casa. E anche qui Sicari lamenta la mancanza di una procedura ben definita e uguale per tutti: "C’è molta confusione. Immagino ci siano delle problematiche legate alla sicurezza dello stabile, ma qualcuno è riuscito a entrare e a recuperare le chiavi: la gente non sa più cosa pensare". Qualche informazione arriva da chi è riuscito ad accedere al parcheggio. "Alcune delle persone che hanno recuperato le chiavi mi hanno detto che erano corrose. Immaginiamo cosa sia successo al resto", commenta Sicari. Oltre all’acqua, nel piano interrato del parcheggio è infatti confluito lo scarico della fogna. "Le macchine si sono tutte impregnate - conclude l’avvocato - In alcune si è aperto il cofano e in altre i finestrini". Probabilmente nessuna potrà più essere utilizzata.

Thomas Fox