GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Il Pd e la carta Moratti Majorino avvisa i Dem Ma Peluffo ribadisce: "Lei non è un’opzione"

L’europarlamentare definisce raccapricciante l’ipotesi di sostenere l’ex vice di Attilio Fontana alle Regionali e promette un candidato alternativo di sinistra. La segreteria lombarda però esclude lo scenario

Migration

di Giambattista Anastasio

"Appena sbarcato a Milano leggo i giornali che sono pieni di ipotesi raccapriccianti su di un Pd spaccato per sostenere Letizia Moratti. Ora, detto che son convinto che queste voci presto si scioglieranno come neve al sole, la dico chiara chiara, nero su bianco: se prevalesse un’idea simile, dovremmo costruire una lista e una candidatura alternativa, costi quel che costi". Così si è espresso ieri sul proprio profilo Facebook l’europarlamentare del Pd, Pierfrancesco Majorino, a proposito di una convergenza tra i Dem e le ambizioni da governatrice lombarda di Letizia Moratti, che solo mercoledì ha rassegnato le dimissioni da vicepresidente della Giunta guidata dal leghista Attilio Fontana. "Dunque non scherziamo – avvisa Majorino – e invece di perdere tempo dietro a una follia del genere, si deve lanciare la nostra proposta per la Lombardia e farlo molto rapidamente". Dialogando "con tutti", secondo Majorino, per un campo "il più ampio possibile, con molta radicalità sulle cose da fare e scegliendo in poche settimane la persona più adatta a guidarci". Una posizione, la sua, condivisa anche da Pierfrancesco Maran, promotore del movimento “Ricominciamo da capo“, il movimento degli autoconvocati del Pd, che si batte perché il candidato alle Regionali lombarde sia scelto dal basso, dalla base, attraverso le primarie.

Il sindaco Giuseppe Sala è meno battagliero rispetto ai due Pierfrancesco ma nella sostanza la sua posizione non è molto distante dalla loro. "Non voglio commentare tanto i nomi, però posso solo ripetere quello che ho detto. Non è semplicissimo spiegare all’elettorato di centrosinistra perché Letizia Moratti possa essere la candidata e perché noi non si possa avere un altro candidato – scandisce il primo cittadino a margine della conferenza stampa di presentazione della Milano Music Week –. Però non sta a me. Quello che noi sindaci di centrosinistra dei capoluoghi lombardi stiamo dicendo è che auspichiamo che la compagine sia simile a quelle che caratterizzano la maggior parte delle nostre Giunte e che ci ha fatto vincere – aggiunge Sala –. Quindi, in parole molto povere, con un allargamento che comprenda Pd, liste civiche, Italia viva e Azione. Questo è il nostro orientamento e che stiamo segnalando a tutti. Mi sto solo prendendo un ruolo, quello di tenere allineati i sindaci dei capoluoghi di provincia che, come sapete, in Lombardia sono in grandissima parte di centrosinistra". A tranquillizzare tutti pensa Vincio Peluffo, segretario regionale del Pd, ribadendo, ma con maggiore fortuna e chiarezza, quanto dichiarato già mercoledì: "Letizia Moratti è un profilo connotato all’interno del centrodestra, il suo campo di appartenenza è quello. Per noi il sostegno alla candidatura di Moratti non è un’opzione. Noi stiamo facendo un altro percorso che parte dalle forze politiche all’opposizione della Giunta Fontana, e che devono trovare al proprio interno la coesione presentare un’offerta politica all’altezza per un cambiamento radicale".