di Monica Autunno
Il progetto è pronto, la gara espletata, l’impresa scelta, il salvadanaio da tempo messo insieme: un milione e settecentomila euro coperti in parte da finanziamento regionale, in parte da rimborso per conto termico, in parte da un mutuo flessibile. Ma dalla Regione arriva la proroga termini sui fondi del bando Rigenera dello scorso anno: per l’avvio dei lavori di restyling della caserma dei vigili del fuoco, da lungo tempo atteso, occorrerà aspettare. Forse, addirittura, un anno o giu di lì: si parla del maggio del 2024. La consegna tassativa del cantiere dell’intervento sulla caserma di via degli Abeti, operativa su un bacino di 31 Comuni dell’Adda Martesana, era fissata sino alla scorsa primavera al 30 agosto appena passato. Pena, appunto, la perdita del finanziamento da bando Pnrr portato a casa esattamente un anno fa. L’ultimo cimento dell’amministrazione comunale Stucchi in uscita, prima delle elezioni di maggio, era stato proprio chiudere in corsa il cerchio su progetto e finanziamenti, e in giugno, ad amministrazione comunale Scaccabarozzi appena insediata, era stata bandita la procedura negoziata per l’affidamento. Sul piatto un progetto di restyling energetico, funzionale ed estetico: infissi, coperture, pareti esterne, e naturalmente impiantistica. La notizia della proroga è arrivata invece dal Pirellone in estate. Una proroga sui tempi del bando che comporta lo slittamento dell’intervento di molti mesi. Notizia negativa con un risvolto positivo, sottolineato dagli uffici comunali. Il tempo ulteriore consentirà di meglio valutare alcuni aspetti dei cantieri, soprattutto in relazione alla necessità dei vigili del fuoco di proseguire senza disagi il servizio.
Per ora, comunque, bocce ferme. Il progetto di ristrutturazione e restyling energetico della caserma era stato presentato ufficialmente poco prima delle elezioni alla presenza dei progettisti Modesto Modesti e Angelo Agazzi, in un incontro in sala consiliare. La sede, realizzata ormai quasi vent’anni fa, non necessita, spiegarono i progettisti in quell’occasione, di radicali opere strutturali. Ma infiltrazioni d’acqua, umidità e fatiscenza minano da tempo il confort dei locali. L’intervento a venire prevede un totale isolamento termico con cappotto, il rifacimento della copertura, quello dell’involucro delle superfici trasparenti, la sostituzione dei serramenti, più una serie di interventi a latere e un totale restyling degli impianti, dall’illuminazione all’impiantistica di raffrescamento e riscaldamento.