SIMONA BALLATORE
Cronaca

Il primo alberghiero di Milano "Il nostro settore sarà cruciale"

Sessant’anni dopo l’apertura dell’istituto per cuochi e camerieri si riparte da Olimpiadi e turismo. La sfida del Vespucci, che conferma 50 classi, apre il ristorante didattico ed esporta ricette in città.

Il primo alberghiero di Milano "Il nostro settore sarà cruciale"

di Simona Ballatore

Nell’anno buio degli istituti professionali - se si guardano le ultimissime iscrizioni a crescere solo solo i servizi per la sanità, i servizi commerciali e “Industria e artigianato e made in Italy“ - gli istituti alberghieri che hanno fatto la storia della città intavolano il rilancio. Il settore è stato tra i più penalizzati dalla pandemia, ma le sfide all’orizzonte non mancano anche in città, a partire dall’appuntamento di Milano-Cortina 2026, con il flusso turistico che ne consegue. Le domande per settembre sono scese di una cinquantina di unità, ma resta l’indirizzo professionale che - dopo i servizi della sanità - continua a richiamare più iscritti. A Milano saranno 472 i “primini“, più altri 88 del corso professionale di Operatore della ristorazione, mentre al Carlo Porta debuttano anche i primi due Its a tema: uno che guarda a Milano-Cortina e al mondo dello sport in particolare, “Agrifood and marketing management in sport events“, e un altro biennio di alta formazione in “Food & beverage management“. Cresce l’Olmo di Cornaredo, sotto l’ala del Frisi, tiene e naviga controcorrente anche il primo alberghiero di Milano, il Vespucci, che conterà ancora 50 classi per il prossimo anno e che sta celebrando i suoi primi 60 anni di storia. "A settembre accoglieremo altri 200 alunni - fa i conti il preside Luigi Costanzo - e abbiamo confermato tutto l’organico: sono oltre 200 i professori di ruolo e non, compreso il sostegno, per 1.100 studenti". Intanto si continua ad omaggiare la storia con gli ex alunni: il Vespucci negli anni ha prodotto generazioni di professionisti, che oggi lavorano in tutto il mondo. Nella più grande scuola di cucina, il Culinary Institite of America di Albany (nello Stato di New York), che è un po’ la scuola di “Harry Potter“ dei cuochi, il primo chef italiano che ha fatto da docente è un ’vespucciano’, Francesco Tonelli, oggi famosissimo fotografo di food: i suoi capolavori si sfogliano anche sul New York Times. Vespucci fucina di talenti: è la scuola pure di Sadler, di Michelangelo Citino (Best chef Airport), Martin Vitaloni e Gianfranco Semenzato, ma anche dei più importanti direttori di alberghi. Una fra tutte: Margherita Maierna, tra i pionieri dell’alberghiero nonché prima donna manager, ai tempi l’unica, a dirigere un albergo a 4 stelle a Milano, il Carlton. Per i sessant’anni sono saliti in cattedra in via Carlo Valvassori Peroni anche chef di fama, come Simone Salvini e Felix Lo Basso (che ha realizzato con i ragazzi anche un ricettario con al centro una rosa di rapa bianca con gambero rosso) e sono in programma iniziative a base di cioccolato con l’Accademia Tessieri.

Si guarda al futuro. "Quest’anno abbiamo aperto anche il ristorante didattico interno, gestito dai nostri studenti e professori - continua il dirigente scolastico - è aperto ai professori e al personale tecnico e amministrativo su prenotazione. Oltre a coinvolgere gli indirizzi di sala e cucina, sono in prima linea anche gli studenti di accoglienza turistica". Intanto ci si allena anche con eventi esterni: la prossima iniziativa il 21 marzo. Saranno i ragazzi e le ragazze del Vespucci ad occuparsi del catering per la giornata in ricordo delle vittime della mafia: è stata appena siglata una convenzione con l’associazione Libera.

"La professione di chi lavora in un albergo esige attenzione e vigilanza instancabili, dedizione completa, perfezionamento continuo, amore e passione - si legge in un articolo del Touring di sessant’anni fa, corredato da foto in bianco e nero -: è quanto si insegna nell’Istituto alberghiero di Milano, sorto per preparare schiere di giovani all’esercizio difficilissimo dell’ospitalità". Un esercizio, difficilissimo, che continua.