NICOLA PALMA
Cronaca

Il pusher della coca rosa all’Ortica

Blitz della Mobile in via Tucidide: sequestrate 191 pasticche di 2C-B. Una dose può costare anche 400 euro

di Nicola Palma

Precedenti sì, ma niente che potesse far pensare a uno spacciatore. E soprattutto niente che potesse far immaginare che nella sua abitazione di via Tucidide, in zona Ortica, ci fosse un vero e proprio bazar della droga, con una sostanza a spiccare sulle altre per il costo particolarmente elevato (e che per questo evoca contesti di consumo altrettanto altolocati): la cocaina rosa, nome evocativo della droga sintetica 2C-B. Gli agenti della sezione "Crimine diffuso" della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Massimiliano Mazzali, sono arrivati ad A.M., quarantunenne originario della Sardegna, grazie a una serie di servizi di controllo del territorio, che hanno fatto emergere il sospetto che l’uomo, che agli investigatori ha riferito di essere un organizzatore di eventi (ma dalle verifiche non risulta essere un professionista del settore), fosse un pusher.

Il blitz è scattato nella prima serata di mercoledì: i poliziotti in borghese si sono appostati attorno allo stabile di via Tucidide, e appena hanno visto uscire il quarantunenne l’hanno subito fermato per un controllo. La perquisizione è proseguita nell’appartamento e non ha fatto altro che confermare l’intuizione degli agenti: in un sacchetto, sull’appendiabiti della camera da letto, c’erano due involucri con 12 grammi di cocaina e altri sette con 880 grammi di ketamina. Di più: da altre due bustine di cellophane sono spuntate 191 pasticche di coca rosa, ognuna con una sorta di lupo stilizzato sulla superficie e il simbolo 2C-B; sigilli anche a 7.500 euro, ritenuti provento della remunerativa attività di smercio al dettaglio. Per questo, A.M. è stato arrestato e portato a San Vittore, in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip. L’anfetamina che di tanto in tanto rispunta nei verbali di sequestro delle forze dell’ordine viene importata quasi esclusivamente dalla Colombia, che sin dagli anni Ottanta ha ereditato dal Messico il know how per produrla e commercializzarla anche oltre Atlantico.

Ha effetti psichedelici in chi la assume, spesso a distanza di un paio d’ore dall’assunzione, e provoca sbalzi improvvisi dell’umore, allucinazioni e attacchi di panico. Una singola dose, pari a 15-20 milligrammi, può arrivare a costare 400 euro, il che spiega perché di frequente venga etichettata come "droga dei ricchi". Poco più di due anni fa, nell’ottobre del 2019, 18 grammi di 2C-B erano stati sequestrati (insieme a 314 pasticche di ecstasy e 35 grammi di ketamina) a due pusher di 33 e 36 anni dagli agenti del commissariato Centro, che erano riusciti ad arrivare nel trilocale-covo di Pacini a valle di un’indagine scattata dopo una serie di risse scatenate proprio dall’utilizzo della coca rosa in zone della movida come corso Como e Colonne di San Lorenzo; agli investigatori, uno degli spacciatori avevano rivelato che quel carico avrebbe dovuto soddisfare "numerosi clienti durante la Settimana della Moda".

A proposito di droga, mercoledì i poliziotti del commissariato Villa San Giovanni hanno sequestrato 21,9 chili di hashish nell’appartamento di viale Monza in cui era trasferito il quarantaseienne R.F.: l’uomo, rientrato dopo il blitz, ha scagionato la donna in affitto in quella casa (risultata estranea ai fatti) e si è assunto la responsabilità dell’ingente quantitativo di stupefacente. Anche per lui si sono aperte le porte di San Vittore.