
L’ingresso in banca come un normale cliente. L’approccio allo sportello e la richiesta di un modulo F24. Poi il blitz improvviso dietro le casse e la richiesta perentoria di farsi consegnare le chiavi della cassaforte. Poi la fuga senza bottino, non prima di aver provocato con un taglierino una grave ferita alla mano del dipendente preso di mira. La sequenza è andata in scena la mattina del 21 ottobre scorso nella filiale Mps di via Cadore 2. A meno di un mese dal raid, gli agenti dell’Antirapine della Squadra mobile, coordinati dal pm Maurizio Ascione e guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, hanno arrestato il pregiudicato quarantanovenne Roberto Damiano, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Sara Cipolla.
Quel giorno, l’uomo, che indossava una mascherina chirurgica per coprirsi parzialmente al volo, ha puntato la lama al collo dell’impiegato, che nel tentativo di liberarsi si è tagliato la mano destra, con sospetta lesione del tendine del pollice e 40 giorni di prognosi alla Multimedica. Damiano è stato incastrato sia dalle immagini delle telecamere interne che dall’impronta digitale isolata dagli specialisti della Scientifica sulla porta a bussola.
N.P.