Il revival delle colonie: "Sci e spiagge gratis per le famiglie di operai". Il piano della Cassa edile

Riaprono immobili a Pinarella di Cervia e nel Lecchese: salvati dall’abbandono "Il sistema era caduto in disuso, rilancio con nuove formule". Già 1.576 ospiti.

Il revival delle colonie: "Sci e spiagge gratis per le famiglie di operai". Il piano della Cassa edile

Riaprono immobili a Pinarella di Cervia e nel Lecchese: salvati dall’abbandono "Il sistema era caduto in disuso, rilancio con nuove formule". Già 1.576 ospiti.

di Andrea Gianni

Un patrimonio immobiliare che rischiava di rimanere nell’abbandono è tornato a una nuova vita, come spazio per le vacanze offerto a famiglie di lavoratori del settore delle costruzioni. Un melting pot, culture che si incontrano a pochi passi dalle spiagge di Pinarella di Cervia, in Emilia Romagna, dove sorgono le sei ex colonie di proprietà della Cassa edile di Milano, Lodi e Monza-Brianza, ente bilaterale fondato nel 1919 e costituito da Assimpredil Ance, associazioni di categoria dell’artigianato e sindacati Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. Le prime due, colonia Adriatica e colonia Mater, furono acquisite nel 1972, mentre le altre sono entrate in seguito a far parte del patrimonio. Hanno ospitato figli di operai fino al 2017, quando il calo progressivo delle iscrizioni ha reso economicamente insostenibile il servizio, decretandone la chiusura. Servizio che dal 2022 la Cassa edile ha scelto di rilanciare con una nuova formula, avviando il revival di un sistema caduto in disuso rispetto al secolo scorso, quando aziende e pubbliche amministrazioni offrivano vacanze gratuite ai dipendenti.

Dallo scorso giugno fino a settembre una delle ex colonie di Pinarella di Cervia, riqualificata, ha ospitato 1576 persone, famiglie con bambini che senza questa alternativa probabilmente avrebbero trascorso le vacanze a Milano. Famiglie che per il 70% sono di origine straniera - una addirittura con dieci figli - rispecchiando la composizione dei circa 45mila operai iscritti alla Cassa edile di Milano. "Quest’anno abbiamo investito 200mila euro con una attenta razionalizzazione dei costi – spiega Daniela Privitera, direttrice della Cassa edile – garantendo servizi di qualità e consentendo l’apertura di 20 camere con bagno privato e altre 20 con bagno in comune. Rispetto al passato, quando venivano ospitati solo i bambini, abbiamo deciso di aprire gli spazi a tutti i componenti della famiglia, e così abbiamo raccolto un numero di iscritti sufficiente". Famiglie originarie del Nordafrica e dell’Est Europa, operai italiani e anche dipendenti dell’ente che si incontrano attorno alla piscina, tra giochi e karaoke dove le culture si mescolano. "Siamo favorevoli a queste iniziative perché vanno a beneficio dei lavoratori – spiega Alem Gracic, segretario generale della Filca di Milano e vicepresidente della Cassa edile – si potrebbe investire per aprire gli spazi anche nei mesi non estivi, per attività di formazione o destinandoli ai pensionati". Un "rilancio di strutture rimaste ferme per anni" promosso anche dal presidente dell’ente, Dario Firsech. Il prossimo passo sarà la riapertura, quest’inverno, della ex colonia in montagna a Cremeno, nel Lecchese. Circa 160 bambini, su due turni, avranno la possibilità di imparare a sciare gratis, sulle piste dei Piani di Bobbio, avvicinandosi a uno sport che, per i suoi costi, è ancora considerato d’élite.