LAURA
Cronaca

Il Rinascimento lombardo in esposizione

Laura

Volpi

Q papa Sisto IV, il 14 dicembre 1471, a pochi mesi dalla sua nomina e spinto da una vivissima passione antiquaria, donò solennemente al Popolo Romano, in occasione del Natale, quattro sculture bronzee dal valore fortemente simbolico per la città, conservate al Palazzo del Laterano, - la Lupa, il ritratto di Costantino, il Camillo e lo Spinario, commovente e aggraziata statuetta ellenistica del fanciullo seduto, con una gamba accavallata, intento a togliersi una spina dal piede - sancì non solo l’avvio di un primigenio corpus di opere antiche che costituiranno il primo nucleo della collezione dei Musei Capitolini al Campidoglio. Egli promosse, soprattuttoche quei bene artistici, che avrebbero creato il museo custode del patrimonio archeologico di Roma, dovessero divenire un bene collettivo, visibile a tutti, da cui trarre identità e bellezza. Ed è sull’onda dello stesso valore che si rinnova, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, la tradizione di una mostra-dono, intitolata Il Rinascimento di Bergamo e Brescia - Lotto Moretto Savoldo Moroni, offerta dal cuore della vita amministrativa e culturale della città ai suoi abitanti, per celebrare le festività del Natale. L’edizione di quest’anno, a cura di Francesco Frangi e Simone Facchinetti, è corredata da un prezioso catalogo che ne attesta estremo rigore scientifico e capacità narrativa. L’allestimento espositivo mette in scena quattro opere che ben testimoniano le istanze di originalità naturalistica; della pittura rinascimentale di Bergamo e Brescia, interpretate come espressione di una koinè pittorica del patrimonio artistico lombardo. Una sorta di abbraccio sodale tra la città di Milano, con la Pinacoteca di Brera, l’Accademia Carrara di Bergamo e la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, da cui provengono le opere. Tre città che hanno vissuto, con particolare drammaticità e virulenza, gli effetti devastanti della prima ondata pandemica. Sono opere che attestano, nel loro intreccio e dialogo d’impianto compositivo e iconografico, le influenze tra la pittura lombarda, nel suo connubio inscindibile tra verità ed etica.

*Docente