Il ritorno dei georgiani. Cinque arresti in due giorni e quei 23 mazzi di chiavi per aprire tutte le porte

Da Affori alla Barona, tra Gambara e Primaticcio, fino a Inzago. Nel deserto agostano entrano in azione le “batterie“ di criminali stranieri. .

Il ritorno dei georgiani. Cinque arresti in due giorni e quei 23 mazzi di chiavi per aprire tutte le porte

Alcuni dei mazzi di chiavi passepartout trovati nella disponibilità dei georgiani

di Marianna Vazzana

Agosto. La città più vuota diventa terreno più fertile per i ladri d’appartamento. Si scatenano le bande di georgiani, famigerati “invisibili“ maghi delle serrature, ma non solo. Un fenomeno che si combatte a livello cittadino con l’attività di prevenzione delle forze dell’ordine – le analisi e i dati raccolti nei database specifici aiutano a individuare le “zone calde“ da monitorare con più attenzione – ma anche nei singoli quartieri e condomìni, dove le sentinelle migliori sono sempre gli occhi e le orecchie di chi resta in città e che lancia l’allarme appena vede e sente qualcosa di sospetto. Come è successo mercoledì in via Cialdini, ad Affori: alle 8, un residente ha chiamato il 112 perché aveva notato movimenti sospetti a casa di un vicino in vacanza. Sono intervenuti i carabinieri della caserma che si trova proprio in via Cialdini, i quali hanno acciuffato i due ladri. Stavano andando via con uno zaino sulle spalle, con un bottino da 2mila euro: soldi, una fotocamera, un rasoio e alcune camicie rubate alla vittima. Soprattutto, avevano 23 mazzi di chiavi, tra passepartout e chiavi speciali per aprire (quasi) ogni serratura, probabilmente prodotte all’estero. In questo modo erano riusciti anche a entrare nell’abitazione senza forzare nulla. I due, georgiani di 28 e 46 anni, “fantasmi“ mai censiti in Italia, con tutta probabilità trasfertisti specializzati nei furti in casa, sono stati arrestati per furto in abitazione. E il giorno prima, alle 3.40, la polizia di Stato aveva bloccato altri tre loro connazionali, di 35, 32 e 25 anni, tutti con diversi precedenti di polizia e irregolari in Italia, che stavano rovistando nell’appartamento di un cittadino fuori città per le vacanze.

I furti in casa sono tra i reati più odiosi per i cittadini. Prendendo in analisi la graduatoria, l’ultima disponibile, secondo l’indice della criminalità del 2023 (riferito al 2022), quanto alle denunce per furti domestici Milano si colloca al 30° posto su scala nazionale, con 9.081: 282,07 ogni 100mila abitanti. Non confortano i numeri generali del report, forniti dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno e rielaborati dal Sole24Ore, secondo i quali nel periodo di tempo preso in esame Milano ha mantenuto il primato italiano dell’indice di criminalità, con 6.991,3 denunce ogni 100mila abitanti. La città è in cima alla graduatoria dei furti complessivi con 124.631 denunce nel 2022 (3.871,3 ogni 100mila abitanti a fronte delle 2.943 del 2021).

Nelle settimane centrali d’agosto, la lotta si concentra molto sui ladri d’appartamento. E in azione non ci sono solo i georgiani. In via Moisè Loria, zona Solari, lo scorso 28 luglio la polizia ha arrestato un trentaduenne italiano, con precedenti, che si era intrufolato nelle cantine di un condominio per razziarle: dopo aver forzato le porte, si era impossessato di bottiglie di vino, monili d’argento e altri beni.

Ancora prima, la mattina del 19 luglio, ladri avevano colpito in via dei Garofani, a Primaticcio – un ventisettenne tunisino che stava rovistando a casa di un cittadino fuori città, è stato arrestato dalla polizia – e poi in via Jacopo Palma in zona Gambara, dove un cinquantaduenne cileno irregolare e con precedenti di polizia è riuscito a rubare alcuni monili e carte di credito, che ha consegnato a un complice (scappato) prima di essere bloccato dalle Volanti. L’allarme è stato sempre dato da cittadini-sentinelle, in questi casi. Come è successo anche nell’hinterland: mercoledì alle 10, a Inzago, alcuni cittadini hanno chiamato il 112 dopo aver visto alcune donne intrufolarsi in una villetta a schiera, poco dopo l’uscita del proprietario. I carabinieri della stazione locale e del Radiomobile di Pioltello sono intervenuti arrestando le ladre: tre donne di 47, 37 e 36 anni, nomadi italiane, residenti in un campo di Vaprio d’Adda e con un curriculum criminale pieno di precedenti.