
Rivolta social contro il sindaco Luisa Salvatori. È una querelle digitale quella che si è aperta a Vizzolo negli ultimi giorni, quando alcuni gruppi di Facebook tra quelli attivi in paese hanno deciso di bannare il sindaco. Il primo cittadino è stato quindi estromesso dall’accesso a queste piattaforme. Nella giornata di mercoledì la Salvatori ha caricato sul proprio profilo Facebook una vignetta che invita a non abbandonare i rifiuti dove capita. Il sindaco ha scelto poi di condividere questo stesso post su "Sguardi su Vizzolo", definendo questo gruppo "senz’altro il più onesto". Una frase che non è piaciuta agli amministratori delle altre piattaforme. "È una considerazione fuori luogo, significa forse che gli altri sono disonesti? Lo ritengo offensivo per me e i membri del mio gruppo, perciò sarà mia premura estromettere sia il sindaco che tutti i facenti parte della sua coalizione", è la posizione di Vincenzo Guzzaloni, amministratore di "Cittadini di Vizzolo Predabissi", 241 membri. Sulla stessa lunghezza d’onda Massimo Gatti, ex consigliere comunale di opposizione e tra gli amministratori di "Sei di Vizzolo se…" (2339 membri): "Forse a qualcuno dà fastidio che sui social venga espresso anche del malcontento verso l’attuale amministrazione", sono le sue parole. Anche in questo caso è scattata l’espulsione non solo a carico di Salvatori, ma anche dei rappresentanti della sua coalizione che figuravano tra gli iscritti. "Visto il suo ruolo istituzionale, il sindaco dovrebbe soppesare meglio i propri pareri personali", aggiunge Serena Oca, consigliere comunale di minoranza tra i fondatori di "Vizzolesi in piazzetta", un gruppo che non ha escluso la Salvatori perché lei non ne ha mai fatto parte. Il primo cittadino, dal canto suo, rivendica "la scelta di postare sui gruppi ciò che voglio. Se gli amministratori di un gruppo di paese decidono di escludere aprioristicamente dei loro compaesani, significa che quel gruppo vuole rappresentare solo una parte del paese". A.Z.