Il sindaco Palladino risponde alle critiche del 25 aprile. "Essere contestati significa dire qualcosa che suscita un sentimento di rabbia e porta alla contestazione. Nel mio caso non c’è stata contestazione ma sopraffazione, ovvero premeditata volontà di non farmi parlare. Sarebbe bastato che i rappresentanti dei partiti di sinistra, delle associazioni novatesi che ad essa si richiamano in maniera evidente e degli organismi di natura propositiva e consultiva si prendessero la briga di richiamare i partecipanti a un dialogo rispettoso. Sarebbe bastato che chi si professa moderato fosse intervenuto per stigmatizzare quanto stava accadendo, garantendo quindi un sereno diritto di parola. Probabilmente andava bene così, del resto qualcuno doveva pur essere sacrificato sull’altare degli istinti di piazza. Chi mi ha succeduto negli interventi avrebbe almeno potuto condannare l’accaduto ma erano troppo impegnati a “grattare la pancia” dei loro militanti affamati di antifascismo in assenza di fascismo", ha spiegato il primo cittadino. D.F.
CronacaIl sindaco Palladino e il 25 aprile: "Non volevano farmi parlare"