FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Il sindaco-pescatore: ricordiamolo così

L’aula consiliare di Trezzano intitolata a Vassallo, ucciso dalla mafia. Alla cerimonia prefetto, sindaci e forze dell’ordine

di Francesca Grillo

"Sono i paesi che fanno il Paese. La vera ricchezza è nel luogo in cui si vive". La frase pronunciata da Angelo Vassallo, il sindaco-pescatore di Pollica, provincia di Salerno, ucciso in un attentato camorristico nel 2010, è scritta sulla parete della Sala consiliare di Trezzano, da ieri intitolata al sindaco vittima di mafia. Un attentato senza colpevoli: la famiglia Vassallo ancora attende giustizia. Lo ha sottolineato emozionato Dario, il fratello di Angelo, che ha partecipato commosso alla cerimonia di intitolazione della Sala consiliare. "Ho portato una pianta, una quercia - ha raccontato - perché dal legno della quercia si ricavano le assi più solide per costruire le barche. Ecco, vogliamo costruire una barca solida. Ora questa pianta la dono a voi giovani - si è rivolto alla piccola sindaca del Consiglio comunale dei ragazzi, Greta Manno -. Un ramo sarà la scuola, uno le forze dell’ordine, uno la magistratura, la società civile, la religione. Al centro c’è la nostra vita". La giovane Greta emoziona tutti: "Io non sapevo chi fosse Vassallo. Mi sono accorta che sapevo molto di più del mio cantante preferito rispetto a un uomo che ha dato la vita per l’impegno contro la mafia. E se io non lo conoscevo, se neanche i miei compagni ne sapevano nulla, significa che non stiamo facendo abbastanza. Dobbiamo continuare a studiare e a portare avanti il suo pensiero". La pensa così anche il presidente del Consiglio comunale Claudio Albini, che ha parlato di "responsabilità e dovere" e Nicola Leoni, vice presidente nazionale di Avviso Pubblico che ha espresso grande "orgoglio per questa intitolazione, uno stimolo a fare il proprio dovere, a seguire un esempio".

Un esempio anche per il sindaco Fabio Bottero, che ha evidenziato come la Sala consiliare sia "il luogo dove vengono prese le decisioni per i cittadini. L’intitolazione è un segnale forte per ricordare l’importanza di avere la schiena dritta, come Vassallo". "Una storia di impegno e di dolore, ma anche di speranza e futuro, coraggio. Vassallo è un faro", ha aggiunto il vice sindaco di Città metropolitana Michela Palestra. Si è parlato di impegno, ma anche di sinergia, di rete antimafia forte, come l’ha definita il prefetto Renato Saccone che ha incoraggiato istituzioni e cittadini a "portare avanti l’eredità di Vassallo, il suo lavoro, la sua dignità". Così come espresso da Lorenzo Sanua, referente di Libera Sud Ovest che proprio a Vassallo è dedicato, perché "simbolo di lotta. Il suo impegno continua attraverso tutti noi".