MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Il sindaco Sala attacca Meloni: "Il Governo non aiuta Milano. Bilancio comunale in bilico"

L’affondo del sindaco: la premier non è mai venuta in visita istituzionale dal 2022 ad oggi I conti sono a rischio a causa dei fondi per i trasporti e per i mancati oneri incamerati

Giorgia Meloni e Beppe Sala

Giorgia Meloni e Beppe Sala

Milano, 3 giugno 2024 –  Promuove il messaggio del capo dello Stato Sergio Mattarella che invita tutti a "cooperare per il bene comune" ma boccia l’assenza del Governo dalle esigenze di Milano e degli enti locali.

Il sindaco Giuseppe Sala, in occasione della cerimonia dell’alzabandiera in Piazza Duomo per celebrare la Festa della Repubblica, rilancia l’affondo indirizzato all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. È dall’ottobre 2022, da quando il Governo targato centrodestra si è insediato, che il primo cittadino chiede alla premier di venire a Milano per confrontarsi con lui su problemi e priorità del capoluogo lombarda e sul come Palazzo Chigi possa dare una mano a Palazzo Marino. Quasi due anni dopo, il faccia a faccia Sala-Meloni non c’è ancora stato. Sì, certo, la presidente del Consiglio è venuta in Prefettura per un vertice sulla sicurezza, per la Prima della Scala e per il Salone del Mobile, ma il vertice tutto politico su Milano non è mai stato organizzato, non per mancanza di volontà di Sala. È la Meloni che non ha trovato il tempo e non ha ancora avuto la volontà politica di affrontare con il sindaco i nodi della metropoli lombarda.

Due settimana fa , all’ennesimo affondo del sindaco sul tema, la premier ha provato a gettare acqua sul fuoco della polemica: "Io poco a Milano? Faccio quello che posso. Mi pare che le risposte arrivino, non ci sono città abbandonate". Ieri mattina, intanto, Sala ha colto la domanda sulle parole pronunciate da Mattarella per rilanciare la palla nel campo della Meloni: "Noi dobbiamo fare la nostra parte e chi sta sul territorio deve lavorare per il bene della comunità ed evitare polemiche. È un esercizio quotidiano che tutti cerchiamo di fare. Anche a me qualche volta scappa una parola in più. Però in questo momento così delicato è evidentemente sbagliato e bisogna pensare ai cittadini e non all’altra parte politica". Ma c’è un però: "All’invito del presidente della Repubblica dovrebbe seguire da parte di questo Governo una maggior attenzione ai territori. Io non so più come dirlo ma è chiaro che questo è un Governo che da quando è in carica non ha mai fatto una visita istituzionale a Milano per confrontarsi con le istituzioni milanesi. E quando parlo di istituzioni non parlo solo di me, ma di tutti gli altri. Giuste le parole di Mattarella, quindi, ma andiamo anche aiutati".

Un’attenzione che secondo Sala il Governo non ha ancora riservato a Milano. Anche rispetto ai problemi di bilancio che in questi mesi sono emersi per una serie di fattori. "Noi abbiamo un problema sul bilancio che è di quest’anno e sarà anche dei prossimi – spiega il sindaco –. Se non attraverso un maggior sostegno sul trasporto pubblico, il livello di servizio che Milano dà, commisurato al prezzo del biglietto, lascia un onere gravoso sulla comunità e quindi il problema del costo del trasporto e dunque del potenziale buco che si crea nel bilancio ce lo avremo sempre, finché non si trova una soluzione diversa. In questo momento noi non riteniamo che la soluzione sia ritoccare il prezzo del biglietto Atm. Da qui alla fine del mio mandato (primavera del 2027, ndr ) non riteniamo che si debba farlo".

Non è finita . "Quest’anno si può aggiungere un secondo gravoso problema. È evidente a tutti che sugli oneri di urbanizzazione noi stiamo già risentendo della problematiche che tutti conoscono (le inchieste della magistratura sulle pratiche edilizie del Comune, ndr ). Capisco il lavoro dei giudici e questo non deve influenzare la magistratura, ma dal mio punto di vista è un problema in più. Un problema che non è solo mio ma di tutti i cittadini milanesi. Il bilancio va chiuso in pareggio. Se vengono a mancare certe fonti bisogna tagliare le spese, un esercizio difficilissimo che colpisce sempre i cittadini".

L’ultima stoccata dal primo cittadino è tutta politica: "La riforma del premierato? Sono decisamente contrario".