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Il sindaco Sala “difende” la dirigente indagata. E sul Leoncavallo: "Valore storico per la città"

Sono due delle partite più importanti che l’amministrazione giocherà nel 2025. Ed entrambe generano dibattito e polemiche. La prima riguarda...

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala 66 anni

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala 66 anni

Sono due delle partite più importanti che l’amministrazione giocherà nel 2025. Ed entrambe generano dibattito e polemiche. La prima riguarda il nuovo stadio: l’ultima scintilla è stata innescata dalla nomina a responsabile del progetto della dirigente Simona Collarini, indagata in una delle inchieste sull’Urbanistica. Il centrodestra ha sollevato perplessità sulla scelta. "È persona veramente retta, non può essere messa in discussione", la replica del sindaco Giuseppe Sala. Che, fatta questa premessa, ha aggiunto: "Abbiamo venti dirigenti indagati, dovremmo rinunciare a tutta la dirigenza del Comune per quanto riguarda queste materie".

Finita? No, perché c’è la querelle Leoncavallo: ieri mattina la Lega ha organizzato un presidio in via San Dionigi 117, davanti al capannone che potrebbe diventarne la sede: "I centri sociali vanno chiusi e non premiati", lo slogan. "Noi coi centri sociali non siamo accondiscendenti – la risposta di Sala – ma non gli facciamo la guerra: cerchiamo di capire se hanno portato qualche valore alla comunità giovanile milanese". Ed è il caso del Leonka, per il sindaco: "Lo dico sapendo che non tutti i milanesi sono d’accordo con me, ma il Leoncavallo ha avuto il suo valore nella storia milanese".

Il percorso, però, è appena iniziato: lo spazio individuato "è in disuso, va verificato in che modo, anche attraverso che costi, può essere ripristinato". Se i militanti del centro sociale decideranno di andare avanti, partirà un bando pubblico. Tempi di chiusura? "Simili a quelli dello stadio, in estate".