REDAZIONE MILANO

Il sogno dello skatepark è realtà "Primo passo di rilancio del centro"

Inaugurata la pista che diventerà un polo d’attrazione e di aggregazione soprattutto per i più giovani . Il progetto è stato finanziato con 130mila euro dal rapper Fedez, originario proprio di Rozzano.

Il sogno dello skatepark è realtà "Primo passo di rilancio del centro"

Inaugurato il Fedez skatepark con evoluzioni spettacolari, acrobazie ed energia pura. È diventata realtà la promessa fatta da Fedez ai suoi concittadini. Ha aperto lo skatepark finanziato dall’artista che non ha mai dimenticato la sua periferia. Per l’occasione skaters esperti si sono cimentati sulle rampe e sugli scivoli della nuova struttura realizzata dall’amministrazione comunale. All’evento di inaugurazione hanno partecipato gli istruttori dell’associazione SkateMi, capitanati dal presidente Bruno Ferrari, ex campione italiano di skate. Per il sindaco Gianni Ferretti "quest’opera pubblica è un altro passo importante per il rilancio del centro cittadino, un’area dedicata ai giovani, dove praticare lo sport ma anche socialità e inclusione". Simbolo di una nuova qualità urbana e architettonica, lo skatepark è stato realizzato dal Comune. L’opera è il frutto di un processo di progettazione partecipata coordinata dallo studio Sbg Architetti che ha coinvolto esperti del settore, società sportive e skaters di diverse fasce di età. L’intervento è stato finanziato anche grazie al contributo economico del rapper Fedez che ha donato al Comune 130mila euro per realizzare quest’opera. Lo Skatepark sarà un nuovo punto di aggregazione dove praticare una disciplina sportiva che sta prendendo sempre più piede tra i giovani. La struttura ludico sportiva è stata costruita su un’area di circa duemila metri quadrati tra il parcheggio di piazza Foglia e l’istituto comprensivo di viale Liguria e inserito nel più ampio progetto di riqualificazione urbana del centro cittadino. E subito dopo il taglio del nastro sono stati centinaia i giovani rozzanesi che si sono scatenati con le loro tavolette a rotelle.

Massimiliano Saggese