
Il traguardo di Mycroclean Sei milioni di litri in meno consumati in un anno "Facciamo la nostra parte"
di Barbara Calderola
Dall’abbigliamento “a barriera” per gli astronauti agli investimenti sulla sostenibilità il passo è stato breve: Mycroclean, l’ex lavanderia nata in Brianza negli anni Settanta, ora marchio di punta della decontaminazione particellare per camere sterili nel cuore industriale di Gorgonzola, recupera dalle linee che sfornano tute, calzari, maschere più 6 milioni di litri d’acqua l’anno.
"Diciottomila al giorno – spiega il ceo Milena Baroni - grazie a una nuova pratica di stoccaggio dopo il raffreddamento dei motori e degli impianti di lavaggio che permette in 9 cicli di produzione di riutilizzarne 2mila litri ogni 35 minuti".
L’azienda che oltre all’aerospaziale lavora in altri settori strategici, microelettronica, informatica, medicale, ha già fissato un altro obiettivo: "Arrivare a risparmiarne 27mila al giorno. Un contributo importante per la conservazione delle risorse idriche e per la riduzione dell’impatto ambientale sul territorio. Vogliamo fare la nostra parte per contrastare la febbre del pianeta". In cantiere ci sono già altri progetti ‘verdi’: "Siamo al lavoro su soluzioni innovative grazie a tecnologie avanzate e processi di rimpiego dell’acqua per ottimizzare l’efficienza e garantirne il massimo riutilizzo possibile", ancora la manager. Mycroclean vuole fare scuola: "Siamo convinti che chiunque possa impegnarsi per la tutela della natura e l’uso responsabile delle fonti e dei beni che ci offre - sottolinea Baroni -. Chissà che il nostro caso possa essere d’esempio per altre imprese che come noi hanno a cuore questi temi". Anche inapripista, quando da semplice tintoria a conduzione familiare diventò la lavatrice dei grandi colossi dell’hi-tech della Silicon Valley lombarda, Ibm, St, fino a trasformarsi in fornitrice di capi per le camere bianche dove nasce il futuro: dai chip ai sensori che stanno migliorando la vita dei pazienti in tutto il mondo. Un pezzo di storia passa anche dalla fabbrica in via Porta.