Il trapper sotto processo. Baby Gang assolto in appello: "Non era lui il rapinatore"

I suoi legali avevano contestato subito che la persona indicata fosse Zaccaria "Al momento dei fatti non si trovava a Vignate, ma in viaggio verso Riccione" .

Il trapper sotto processo. Baby Gang assolto in appello: "Non era lui il rapinatore"

Il trapper sotto processo. Baby Gang assolto in appello: "Non era lui il rapinatore"

Scarcerazione e assoluzione per Baby Gang, il trapper ormai ai vertici delle classifiche, il 23 enne all’anagrafe Zaccaria Mouhib era a processo per rapina a Vignate. Dopo la condanna in primo grado a 4 anni e 10 mesi di reclusione la Corte d’Appello ha ribaltato il verdetto e lo ha assolto con rito abbreviato per quell’episodio del luglio del 2021, "per non aver commesso il fatto". I giudici, ha spiegato l’avvocato Niccolò Vecchioni che assiste il trapper assieme al collega Giosuè Naso, "hanno riconosciuto la fondatezza della nostra tesi difensiva, che era stata disattesa dal giudice di primo grado con motivazioni evidentemente poco persuasive". L’accusa, ha spiegato la difesa, "si fondava sugli esiti di un riconoscimento fotografico inattendibile, che abbiamo contestato sin dalla fase cautelare, evidenziando l’assenza di ulteriori elementi che collocassero l’imputato sul luogo del fatto". A seguito di una più ampia inchiesta su una serie di rapine che aveva portato a processo con rito ordinario altri due trapper, Neima Ezza e Samy Free, Baby Gang era finito imputato per aver commesso quella a Vignate, il 12 luglio di tre anni fa, nei confronti di due ragazzi assieme ad una persona non identificata che aveva una pistola. Dai tabulati telefonici, però, aveva fatto notare la difesa, risultava che Baby Gang era a Vignate "alle ore 13.38", ossia "sette ora prima della consumazione del reato". Le due vittime avevano indicato come altro partecipante al "colpo" una persona poi risultata "estranea alle indagini". Il rapper, aveva spiegato ancora la difesa, è molto noto e tra i suoi follower c’erano "anche le due persone offese", "dagli atti risulta che le stesse hanno esaminato" il suo profilo.

La sua immagine in quel periodo, poi, campeggiava sui cartelloni pubblicitari a Milano e, in sostanza, potrebbero essersi lasciati suggestionare. Quella sera, inoltre, il 23enne, come ha dimostrato la difesa, non sarebbe stato a Vignate, ma in viaggio verso Rimini-Riccione. Nei giorni scorsi Baby Gang, seguito da milioni di follower, era stato scarcerato su decisione del Riesame. È stato già condannato in primo grado anche a 5 anni e 2 mesi per una presunta sparatoria in una delle zona della movida milanese, avvenuta nell’estate di due anni fa, e per questo processo la sentenza d’appello è attesa per il 9 luglio. Era stato anche scarcerato in passato proprio dopo l’arresto nell’inchiesta sulle presunte rapine, anche perché il suo legale Vecchioni aveva proprio messo nero su bianco che gli elementi probatori erano "lacunosi". An.Gi.