Nessuna pietà per le vittime. Nessuna remora a raggirare persone fragili. Il quadro che emerge dall’inchiesta che ha portato a denunciare un truffatore seriale di 44 anni e a recuperare il bottino rubato a due pensionate restituisce l’identikit di una persona che non ha avuto alcuno scrupolo a sottrarre a una settantasettenne i soldi che aveva messo da parte per pagare il funerale del marito, deceduto poche ore prima. Il finto avvocato è stato fermato per un controllo lo scorso 20 giugno alla fermata Centrale della metropolitana: stando alle prime informazioni, si stava recando in stazione per prendere un treno diretto in Campania. Le dichiarazioni fantasiose e per nulla convincenti sui 16mila euro che aveva in tasca e su un paio di collanine d’oro hanno spinto gli agenti della Polmetro, la sezione dell’Upg specializzata nella sorveglianza di metrò e mezzi di superficie, ad approfondire le indagini sulla provenienza di soldi e monili. Il caso è passato agli investigatori della sezione "Contrasto al crimine diffuso" della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Filippo Bosi, che hanno ricostruito i movimenti dell’uomo grazie alle celle telefoniche agganciate nei giorni precedenti dal suo smartphone.
Le ricerche hanno riguardato diverse province della Lombardia e sono state rese ancor più complicate, col senno di poi, dal fatto che le due vittime poi identificate non hanno chiamato il 112 subito dopo la truffa, presentandosi in un secondo momento a sporgere querela. Quindi gli investigatori hanno dovuto controllare in tempo reale l’inserimento delle denunce da parte di tutte le forze dell’ordine, fin quando sono comparse quelle “giuste”, compatibili come contesto spazio-temporale con i tracciati del cellulare del quarantaquattrenne. A quel punto, i segugi di via Fatebenefratelli hanno potuto restringere il campo e contattare le due pensionate di 77 e 79 anni, residenti rispettivamente in Brianza e nel Comasco: queste ultime hanno raccontato del raggiro subìto con la tecnica del finto incidente stradale e della cauzione da pagare per rilasciare il figlio coinvolto. A colpire è soprattutto la storia della settantasettenne, che ha visto volatilizzarsi i contanti che avrebbe dovuto consegnare di lì a poco all’impresa funebre che stava organizzando le esequie del marito deceduto. La settantanovenne, invece, ha riferito agli agenti che una delle collanine rubate era un caro ricordo d’infanzia legato alla comunione. Il truffatore è stato anche ripreso da alcune telecamere di videosorveglianza installate nelle strade in cui sono ubicati gli stabili di residenza delle due anziane.
A valle degli accertamenti, la refurtiva è stata restituita alle legittime proprietarie. Sul sito della Polizia di Stato o al link https://www.poliziadistato.it/statics/06/vademecum-truffe-anziani.pdf è possibile trovare tutti i consigli utili per disinnescare gli imbrogli e una descrizione delle più diffuse casistiche di raggiri.