Un pino solitario svetta al centro della rotonda. Dall’altro lato della strada, varie chiazze di verde riempiono lo spazio quadrato della piazza. Più in là, quattro viali alberati che si intersecano a forma di croce. Una conformazione singolare, quella di piazzale Libia, luogo nel cuore di Porta Romana dove si fondono la vecchia e la nuova Milano. Perché gli edifici in cantiere si affiancano a quelli del Dopoguerra e agli antichi palazzi nobiliari, come Casa Lisio, che richiama le fattezze delle dimore fiorentine del Rinascimento. "La piazza è bella, accogliente, pulita: io mi trovo bene", racconta Luigi Marchetti, che vive qui da un anno. "È difficile trovare una zona così verde a Milano – aggiunge Paolo Nardelli, che abita vicino – Ma ultimamente sembra quasi periferia: la gente che urina in giro, i vali lerci, i senzatetto sulle panchine. Prima era un’isola felice". E se, rispetto ad altre zone, non sembrano esserci particolari problemi di sicurezza, "a mio marito hanno scippato la catenina d’oro – racconta Maria Bianchi, che vive qui da 51 anni – Ma resta una zona bella, verde e non così caotica: non la cambierei con nessun’altra".
Thomas Fox