![Il ministro: "Soldi statali? I costruttori mettano a disposizione beni e servizi". Coima: pronti a montare gli arredi, studentato in funzione nel settembre 2026. Il ministro: "Soldi statali? I costruttori mettano a disposizione beni e servizi". Coima: pronti a montare gli arredi, studentato in funzione nel settembre 2026.](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/OTMwYzk3ZmYtM2I3ZS00/0/il-villaggio-olimpico-cantiere-in-anticipo-extracosti-salvini-apre-i-privati-collaborino.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il ministro: "Soldi statali? I costruttori mettano a disposizione beni e servizi". Coima: pronti a montare gli arredi, studentato in funzione nel settembre 2026.
Extracosti. Ma non solo. Il Villaggio olimpico allo Scalo Romana è ormai quasi pronto, lo sviluppatore dell’area, Coima sgr, conta di consegnarlo alla Fondazione Milano-Cortina entro l’estate. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, con pettorina verde padana, ieri mattina, affiancato dal governatore lombardo Attilio Fontana e dal ceo di Coima Manfredi Catella, ha effettuato un sopralluogo nelle palazzine già pronte, tra stanze singole e doppie, in attesa degli arredi, che il costruttore vorrebbe inserire contestualmente alla consegna del Villaggio in modo che esso sia quasi pronto per riconvertirsi a studentato dopo i Giochi invernali.
Salvini, a fine sopralluogo, non si sottrae alle domande sugli extracosti. Il Villaggio olimpico, che doveva costare 100 milioni di euro, alla fine costerà 140 milioni di euro, 40 milioni in più a causa del rincaro delle materie prime e dell’energia. Lo Stato e gli enti locali sono pronti a venire incontro a Coima? "Valuteremo – replica il ministro – . Stiamo trovando la forma giuridica per poterlo fare. Perché che il pubblico possa dare soldi ai privati è complicato. I costi dovuti al caro energia e alle guerre saranno coperti sicuramente". Già, ma come? "Ci stiamo ragionando con il ministero dell’Economia e con il Comune di Milano. L’idea è che i soggetti privati mettano a disposizione del pubblico una parte di loro beni e servizi per l’avvenire. Allora sì che lo Stato potrebbe metterci dei soldi. Fondi statali. Fondi comunali. Tutti devono fare la propria parte".
Catella, intanto, ribadisce che "gli extracosti ammontano a 40 milioni di euro, dettagliati in maniera precisa agli enti pubblici. Attendiamo da loro una risposta". L’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, poco dopo, fa notare che "per la liquidazione degli extracosti, in ogni caso, bisognerà aspettare la fine dei lavori. Prima è necessario certificare a quanto ammontano le spese aggiuntive, sperando che non ci siano altri imprevisti da qui alla chiusura dei cantieri". Oltre al Villaggio olimpico, l’assessore si riferisce anche all’Arena di Santa Giulia, che dovrebbe essere consegnata giusto in tempo per i collaudi e le partite di hockey su ghiaccio maschile a Cinque Cerchi. In questo caso si è passati da 180 a 240 milioni di euro: +60 milioni di euro.
Il ministro, intanto, sottolinea che "dopo le Olimpiadi questo sarà il più grande studentato d’Italia, con prezzi che non supereranno i 650 euro, per le famiglie in difficoltà economica con prezzi anche più bassi. In più, avremo 100 mila metri quadrati in più di verde. Dopo i Giochi del 2026, insomma, non resterà un pezzo della città solo per i ricchi. Non voglio che Milano sia un luogo solo per chi se lo può permettere". Stoccatina nei confronti del sindaco targato centrosinistra Giuseppe Sala? Probabile. Ma il primo cittadino non c’è al Villaggio olimpico. Catella conferma che i tempi di realizzazione del Villaggio viaggiano in anticipo sui tempi inizialmente stimati e guarda già avanti: "Dopo le Olimpiadi, vorremmo riavere indietro dalla Fondazione olimpica il Villaggio a fine marzo, in modo da poter aprire lo studentato nel settembre del 2026".
Oltre agli alloggi per gli studenti, allo Scalo Romana saranno realizzate altri mille alloggi in edilizia libera, convenzionata ed Erp. Il ceo di Coima detta i tempi: "Il Piano attuativo è previsto con le firme della convenzione entro fine anno. Se così sarà, come auspichiamo, allora apriremo i primi lotti, in particolare quello dell’edilizia convenzionata, nel primo trimestre del 2026. Dalla firma della convenzione, ci vorranno cinque anni per realizzare tutto lo sviluppo dell’area dello Scalo Romana". Dunque entro il 2030. Ma niente Foresta sospesa nello Scalo Romana. Il progetto è stato archiviato a causa degli extracosti. Ancora loro.