REDAZIONE MILANO

Milano, Ilda "la Rossa" è già uscita di scena

In pensione domenica, ma ha lasciato l’ufficio uno dei magistrati simbolo della Procura di Milano

Ilda Boccassini, sabato compirà 70 anni e ne ha trascorsi 41 in prima linea fra le toghe

Milano, 5 dicembre 2019 - Se n’è già andata. Senza celebrazioni, né ufficiali né informali perché non le ha volute, il magistrato simbolo della Procura di Milano per decenni, Ilda Boccassini, ha lasciato Palazzo di Giustizia in sordina, senza stemperare nemmeno all’ultimo gli atteggiamenti decisi e indipendenti per i quali negli anni è entrata in contrasto con diversi colleghi.Formalmente sarà in pensione da domenica, il giorno dopo il suo 70esimo compleanno, ma il suo ultimo giorno di lavoro è stato martedì. Ieri già non c’era più. Boccassini,a lungo coordinatrice di molte indagini su Silvio Berlusconi e contro la mafia e la ‘ndrangheta, che a fine 2015 provò senza successo a correre per il ruolo di procuratore capo a Milano, ieri non era più in ufficio. Dopo aver lavorato fino all’ultimo, è probabile che abbia preso le ferie per questi pochi giorni prima della pensione. Forse tornerà a salutare qualche collega, ma nessun appuntamento è fissato al momento in tribunale per il suo pensionamento dopo 41 anni di servizioDura, inflessibile e silenziosa, la si vedeva seduta a una scrivania senza computer, sigaretta sempre accesa, quasi sepolta tra i faldoni dentro la stanza numero 31 al quarto piano. Porta rigorosamente aperta sul corridoio dove i quattro agenti della scorta, da anni, la sorvegliavano in ogni movimento.

Circa un anno fa, al termine di una delle ultime conferenze sulla ’ndrangheta, sorprendendo tutti disse, con voce un po’ commossa, unica concessione che si ricordi alla sua vita privata: «Sono diventata nonna e intendo restare più spesso con il mio nipotino». Da allora, profilo sempre più defilato, nessuna partecipazione, già rara, a convegni o conferenze, nemmeno al funerale, la scorsa estate, dell’ex capo del pool di Mani Pulite Saverio Borrelli, al quale la legava un rapporto di profonda stima . Una lunga “uscita di scena”, insomma, per Ilda “la Rossa”, di capelli ma anche di toga, come hanno smpre sostenuto quelli che l’attaccavano per i processi a Silvio Berlusconi. In ogni caso uno dei magistrati simbolo della procura milanese. Boccassini, amica di Falcone, legò il suo nome anche alle prime indagini sulle stragi di Capaci e via D’Amelio (in un’epoca in cui farsi trasferire in Sicilia non era da tutti) e poi anche alla cattura di Totò Riina. Negli ultimi anni, da capo della Dda milanese, ha coordinato tutte le più importanti inchieste sulle infiltrazioni della mafia al Nord. Quarant’anni di servizio e di innegabili successi dovuti a rigore professionale e umano e a riservatezza, anche se spesso accompagnati da incandescenti polemiche.