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Gli imbrattatori di alberi. A Milano Fabiola Minoletti protegge i tronchi presi di mira: “Sfregi indelebili che resistono per anni”

Tre aree sorvegliate speciali: via Morgagni, piazzale Bacone e viale Campania. “Lo spray sparisce solo al ricambio di corteccia o con il muschio. È nocivo”

Due alberi vandalizzati con le bombolette spray. Quello di destra, ai giardini "Oreste Del Buono"

Due alberi vandalizzati con le bombolette spray. Quello di destra, ai giardini "Oreste Del Buono"

Milano, 2 febbraio 2025 – Non solo facciate di palazzi, mezzi pubblici, centaline, pali e ogni genere di arredo urbano: nel mirino dei vandali finiscono anche gli alberi. Già. Non è raro vedere tronchi imbrattati con bombolette spray, deturpati con tag (firme) oppure simboli e scarabocchi di grandi dimensioni. “Ma quanto tempo restano, questi segni?”, se lo è chiesto Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi, esperta di graffitismo vandalico, che ha osservato tre piante nell’arco di tre anni e mezzo: la prima, in via Giovanni Battista Morgagni all’altezza del civico 30, tra Città Studi e Porta Venezia. La seconda a pochi metri, all’angolo con piazzale Bacone.

In viale Campania

E il terzo albero all’interno del giardino Oreste del Buono in viale Campania 12, alle spalle di Wow-Spazio fumetto. “Si vede che a distanza di oltre 3 anni e mezzo gli alberi hanno ancora i segni degli spray. L’albero di via Morgagni ha rimosso parte del colore tossico al ricambio della corteccia e quello di piazzale Bacone grazie al muschio”. Sul primo, a settembre del 2021 sono comparsi tre cuori con all’interno delle iniziali, realizzati con vernice rossa. Il punto è nello spartitraffico centrale, tra i binari del tram e la porzione più esterna, in cui sostano le auto. A gennaio del 2025, i segni compaiono ancora nella parte di tronco in cui la corteccia è rimasta intatta. 

Fabiola Minoletti, da anni in prima linea per liberare i muri dalle scritte e per il decoro urbano
Fabiola Minoletti, da anni in prima linea per liberare i muri dalle scritte e per il decoro urbano

Piazzale Bacone

In piazzale Bacone, invece, ad aprile del 2021 è stata immortalata la firma “Scooby“, lasciata con bomboletta spray di colore bianco che spicca sul legno. Anche in questo caso è stato preso di mira dal vandalo di turno un albero lungo il parterre, vicino ai binari del tram e alle auto in sosta – alcune si posteggiano irregolarmente tra le piante –. Oggi si nota che alcuni tratti di quel bianco sono spariti: il colore dello spray se n’è andato via con la crescita del muschio (e comunque la sostanza è nociva per l’albero). L’ultimo punto osservato è il giardino Oreste del Buono di viale Campania: su un albero, qualcuno ha lasciato una firma: “Kollea“, a giugno del 2021. Sempre con vernice bianca. “Il colore dello spray – osserva Minoletti – va via molto lentamente dalla corteccia di questo tipo di albero in quanto “l’esfoliazione“ è più lenta. Di conseguenza i segni della bomboletta sono solo più sbiaditi ma ci sono ancora. 

“Vernice tossica come veleno”

“Queste scritte sugli alberi sono segni indicatori di una totale deriva vandalica – commenta Minoletti –. Non si rispetta più nulla, neanche la natura: la vernice spray è come veleno”. Con un passato da biologa, ricercatrice associata all’Istituto dei Tumori, e mamma di due ragazzi, una femmina e un maschio, l’esperta porta sempre avanti il suo lavoro (gratuito). Nel 2005 ha fondato il comitato Abruzzi-Piccinni per contrastare la prostituzione. Poi, con altri cittadini-volontari, “abbiamo deciso di ripulire i luoghi e abbiamo adottato una porzione di viale Abruzzi, dal civico 1 al 38, tenendola pulita dai graffiti”.

Dopo il Covid aveva già fatto notare una “deriva vandalica”, risultato a cui è giunta notando tre elementi: “Scritte sempre più grandi e difficili da rimuovere. Poi, realizzate sempre di più rischiando la vita, arrampicandosi ovunque. Ancora: si punta a qualcosa di sempre più estremo, dai treni in movimento ai monumenti-simbolo, perché la fama sui social così cresce”. Tra i bersagli, pure gli alberi.